Cantù verso i playoff
La spinta di Sergio

Sta lavorando sodo per tornare per l’inizio della prossima stagione: «Non ci sono intoppi, con i tempi ci siamo»

Non disponibile, ma vicino come non mai. Capitan Luigi Sergio, il leader riconosciuto dalla squadra a inizio stagione, fermo per la rottura del tendine d’Achille lo scorso gennaio, scalpita.

Non per tornare – non succederà prima di ottobre -, ma per supportare Cantù nei playoff.

E soffrirà ancora di più, questo è certo, anche alla luce del tabellone che si è delineato dopo la fase a orologio: «Il coltello, se possibile, si rigira ancor di più nella piaga: dalla nostra parte ci sono Forlì, Ravenna e Scafati, squadre in cui ho giocato e che avrei affrontato con tanta determinazione. Non esserci è doloroso».

Ma sarà lì, al suo posto, alle spalle della panchina di Cantù. Sta lavorando sodo per tornare per l’inizio della prossima stagione: «Non ci sono intoppi, con i tempi ci siamo. Il lavoro da fare è parecchio, punto a esserci per le prime sfide della prossima stagione. Il rammarico più grande è aver lasciato senza colpe la squadra a metà campionato».

Dalla sua postazione ha visto oltre tre mesi di campionato: «La squadra ha avuto un percorso positivo, con qualche sbavatura che credo faccia parte del gioco. E ho aspettative “normali” per Cantù, come tutti i tifosi: abbiamo tutte le carte in regola per disputare degli ottimi playoff».

Imperfezioni, pause, blackout: tutto andrebbe cancellato. «Perché ora gli errori si pagano, quindi vanno ridotti all’osso. Dobbiamo però capire che non c’è nulla di proibitivo per la nostra squadra».

Consigli? «Credo che ci voglia grande concentrazione, ma dovremo anche goderci il momento, senza essere schiacciati dalla necessità, che pure c’è, del risultato a ogni costo. Lo dico perché per me è sempre stato un onore poter disputare partite così importanti, sono il sale di una carriera».

Ma la “predica” del capitano non è finita: «Più di tutto, conterà mettere in campo le proprie armi, pensando poco all’avversario, concentrandosi piuttosto su noi stessi. Abbiamo visto tante squadre, anche dell’altro girone. Conterà arrivare bene, gestire al meglio le energie dopo una stagione lunga e recuperare le forze tra una partita e l’altra».

«Far emergere le loro crepe»

Partenza contro Forlì, impressioni sui romagnoli? «È un’avversaria scomoda per essere solo ai quarti. Aveva grandi ambizioni, ma avuto difficoltà nel percorso. Se riusciremo a far emergere le loro crepe, potremo fare molto bene contro di loro».

Dopo una stagione di testa a testa con Udine, Cantù perderà i friulani nelle sfide playoff dopo averli battuta due volte: «Hanno disputato una grande stagione, ma anche se li abbiamo battuti, mi sento di dire che è meglio averli evitati ai playoff. Però non abbassiamo la guardia: Scafati non mi sembra esattamente l’ultima arrivata… Se vogliamo vincere, sappiamo che dovremo affrontare tre squadre forti. E serviranno, come minimo, nove grandi performance». L. Spo

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