Corbani: «Ho sognato
di tornare ad allenare Cantù»

Dopo aver risolto il contratto con la Pallacanestro Cantù, parla l’allenatore con il quale la squadra biancoblù aveva iniziato la stagione.

Il 18 dicembre scorso veniva sollevato dall’incarico di capo allenatore della Pallacanestro. E da venerdì scorso, depositata ufficialmente in Lega la risoluzione contrattuale, non c’è ormai più alcun vincolo che leghi ancora Fabio Corbani al club brianzolo (la naturale data di scadenza di questo rapporto era quella del 30 giugno 2017). «Già, sono tornato sul mercato, ma credo se ne riparlerà per la prossima stagione» confida il coach milanese ormai da anni di stanza in Valtellina.

È filato via tutto liscio oppure si sono registrate turbolenze prima di giungere alla risoluzione?

«È stato tutto assolutamente tranquillo. In coda al rapporto come pure nel corso di questi mesi. Ma mi spiace molto sia finita».

In che senso?

«Pur con tutto il doveroso rispetto che sento di portare all’attuale guida tecnica, posso confessare che nella mia testa di allenatore “competitivo” quale sono, sino all’ultimo ho sempre sognato di tornare ad allenare Cantù e di finire la stagione con Cantù. Lungi da me la volontà di prendere il posto di un collega, ma soltanto il desiderio di poter ancora dimostrare qualcosa perché questo fa parte del nostro modo di affrontare le giornate. Noi andiamo ogni giorno in palestra per vincere. Che sia un allenamento o una partita».

Un sogno che ha anche avuto modo legittimamente di accarezzare?

«No, non se n’è mai parlato. Ma mi sarebbe piaciuto terminare la stagione a Cantù perché lì mi sono trovato benissimo, con un pubblico fantastico e con una città che mi accolto meravigliosamente. E anche nei momenti di maggior difficoltà, quindi soprattutto all’inizio di stagione, ho sempre percepito grande fiducia e ricevuto significativi attestati di stima. Per questo nella mia testa cullavo il sogno...».

L’intervista integrale sulla Provincia di mercoledì 13 aprile

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