Darden: «Il segreto di Cantù?
Giochiamo con semplicità»

Si confessa uno dei leader della Red October: «Siamo più liberi di mente»

Leader lo è sempre stato. Adesso, dopo i due liberi che hanno positivamente risolto la sfida con Avellino, lo è un po’ di più. Anche adesso, alla vigilia della sfida di lunedì sera a Pistoia.

Tremmel Darden, ala piccola della Red October Cantù, carica la squadra. Molto diversa, ora che c’è Kiril Bolshakov in panchina.

Cosa è cambiato? Possibile che siate rinati così? «La cosa fondamentale è lo stress. Il quantitativo di stress è importante. Ora siamo più liberi di mente. In questo qualcosa è cambiato. Giochiamo più semplici, più naturali».

Sono diminuiti gli schemi, prima era tutto più complicato. Vero? «Sì, giochiamo con più semplicità. Abbiano ridotto il numero di schemi e ora è più semplice. E poi abbiamo ridotto la lunghezza degli allenamenti e questo ci consente di lavorare meglio sull’intensità. Io credo che tre ore o un’ora e mezza non cambi molto. Non è il tempo in cui stai in campo, ma come lavori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA