Molteni ha deciso: «La Libertas
farà ancora la serie A2»

Sciolta ogni riserva dopo i recenti dubbi: «Non bisogna perder tempo per allestire la squadra»

«Sono sicuro che, nonostante un budget oculato e ridotto, sapremo dare il meglio di noi e rimango anche fiducioso che cammin facendo possano emergere delle nuove opportunità che possano aiutare il nostro progetto».

Ambrogio Molteni, il presidente della Pool Libertas, la volontà di garantire a Cantù e alla provincia di Como un altro anno di serie A2 nel volley maschile ce l’ha. Questo, al netto delle crescenti difficoltà a trovare un sostegno economico da parte di partner territoriali, cosa che qualche settimana fa l’aveva addirittura fatto dubitare nella prosecuzione del suo impegno.

«Dopo il mio appello – dice - alla ricerca di sponsor particolarmente locali che ci possano aiutare nell’impostazione della prossima stagione sportiva, alla luce che queste risposte non possono arrivare in tempi brevi e considerando che per poter fare una formazione competitiva per la prossima stagione non si può aspettare molto perché si perderebbero importanti opportunità di mercato , mi sembra giusto comunicare la mia decisione di prendere per l’undicesimo anno, di cui dieci consecutivi, le redini per garantire la copertura economica del prossimo campionato di serie A2».

C’è, insomma, il desiderio di guardare alla stagione 2022-2023 con una certa convinzione. L’ingaggio di coach Francesco Denora Caporusso, in questo senso, è un primo, chiaro, segnale.

«Questa mia decisione, suffragata da assicurazioni degli attuali sponsor, permetterà al Pool Libertas di far accendere ancora al PalaFrancescucci le luci su uno dei campionati più belli e competitivi nel panorama del volley maschile, e garantendo nel medesimo tempo la regolare presentazione della domanda di iscrizione ai primi di luglio con le relative fidejussioni», sottolinea.

Cantù, insomma, ci sarà. «La mia decisione, come fatto anche negli anni passati, si basa su una passione rimasta ancora intatta dopo 40 anni di fondazione della Libertas Cantù, sperando di poter trasmettere questa voglia di lottare e di superare sempre nuovi ostacoli che man mano potrebbero sorgere anche agli atleti, tecnici, dirigenti, staff e tutti coloro amano questa grande famiglia», conclude Molteni.
A. Gaf.

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