Baldi Rossi: «Squadra ok, ma c’è da lavorare»

L’intervista «Siamo ancora in costruzione e ci stiamo integrando e conoscendo»

Buona la prima, e non era scontato. Cantù ha ingranato bene vincendo in trasferta a Milano contro l’Urania. E tra i protagonisti è impossibile non citare Filippo Baldi Rossi, una delle “stelle” del mercato estivo, uno dei colpi più importanti di tutta la A2. È sceso dalla serie A, dove non era certo un comprimario a Reggio Emilia, abbracciando il progetto della S.Bernardo.

«Ho voglia di prendermi più responsabilità», disse al momento della firma. Sabato al PalaLido ha messo la prima pietra, chiudendo con la miglior valutazione di Cantù e della partita (+20), risultando il miglior marcatore della S.Bernardo con 16 punti. Senza contare i 4 assist e i 5 rimbalzi acciuffati.

«Siamo ancora in costruzione e ci stiamo integrando e conoscendo – dice il lungo di Vignola -: è vero che c’è uno zoccolo duro dell’anno scorso, ma i nuovi sono comunque cinque e c’è bisogno di tempo. Stiamo attraversando un momento delicato, nel senso che stiamo inserendo situazioni tattiche offensive e difensive. Quindi, la vittoria a Milano è stata ottima, oltre che non scontata, anche perché privi di un elemento importante come Stefanelli».

Una vittoria con caratteristiche ben precise: «Già, perché non è stato tutto facile e ci siamo quindi adeguati all’andamento della partita, rispondendo sempre bene in ogni situazione. C’è stato anche da soffrire, meglio sia andata così perché è stato allenante. Per non essere ancora del tutto amalgamati, credo sia stato un bel banco di prova in cui tutti hanno dato qualcosa. E abbiamo vinto: siamo decisamente soddisfatti».

Magari, anche pungolati dai messaggi lanciati all’esterno da coach Sacchetti… «Il suo pensiero ci è ben chiaro, anche con noi è stato molto diretto nel dirci le sue perplessità. Sa che ci stiamo dando dentro in palestra, il lavoro in questo momento è molto duro. Lui insiste su alcuni concetti che vorrebbe poi applicati meglio sul campo. Per esempio, contro l’Urania non abbiamo chiuso la partita in anticipo, quando avremmo potuto. Abbiamo anche vissuto una fase in cui non entrava nulla e in concomitanza sono stati fatti anche errori difensivi. Su questi concetti lui insiste molto: vorrebbe vederci sempre in partita».

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