Cantù, 50 anni fa la prima Coppa Korac. Lunedì una festa

Appuntamento Il giorno esatto della vittoria, alla sala convegni “Zampese” della Bcc a Cantù, una serata a ingresso libero

Cinquant’anni dalla prima Coppa Korac, la prima coppa europea alzata dalla Pallacanestro Cantù. Era il 27 marzo del 1973 quando Carlo Recalcati e i suoi compagni salirono sul tetto d’Europa. Una vittoria – ottenuta in finale contro il Malines – da celebrare.

E lo si farà lunedì alle 20.30, giorno esatto della vittoria, alla sala convegni “Zampese” della Bcc a Cantù, in una serata a ingresso libero intitolata “Per un punto Cantù vinse la Coppa”, che sarà condotta da Dino Merio. Un titolo che incuriosisce: perché Cantù vinse per un punto, se la doppia finale contro i belgi del Malines finì con uno scarto di 22 punti?

Lo ricorda (e lo svela, per i più giovani) Carlo Recalcati, ideatore della serata: «Perché nel girone dei quarti di finale incontrammo i fortissimi francesi del Berck e perdemmo di 10. Al ritorno vincemmo di 11, una partita che poi ci lanciò: in semifinale contro il Picadero e in finale con Malines non ci fu storia».

Sarà una serata che Recalcati definisce molto semplice: «Sarà un ritrovo di vecchi amici, ma allargato. Io aprirò con la mia testimonianza, poi verranno chiamati in ordine di maglia altri protagonisti. Interverranno Pierluigi Marzorati, Ciccio Della Fiori, Antonio Farina, Franco Meneghel, Giorgio Cattini e Danilo Zonta. Purtroppo coach Arnaldo Taurisano, Bob Lienhard e Luciano Vendemini non sono più con noi, mentre Danilo Zonta e Mario Beretta sono un po’ lontani, non garantisco che ci siano. Ci sarà la Pallacanestro Cantù, con Roberto Allievi».

Quella Korac, che Cantù vinse in maglia Forst, fu importantissima: «Fu la prima e diede il via a tutti i trionfi di Cantù in Italia e in Europa. Magari, senza quella vittoria, non ne sarebbero arrivate altre. Un’altra curiosità? L’ultima coppa europea alzata da Cantù, la Korac del ’91, fu vinta proprio il 27 marzo. È come se si fosse chiuso un cerchio, che speriamo ovviamente si possa presto riaprire».

In pratica, si metterà un punto sulla storia: «Vogliamo evidenziare la bravura e la fortuna di essere stati a Cantù nel momento-clou della società e se abbiamo avuto questa chance, tutti i meriti vanno ai giocatori, agli allenatori e ai dirigenti che ci hanno preceduti».

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