Cantù chiude con la Juvi, quasi una amichevole

Partita Oggi si chiude la prima fase della A2, ultimo atto prima dell’inizio della seconda fase che comincerà domenica 2 aprile

Quante volte l’ultima partita di campionato, a ogni livello e in ogni disciplina, porta con sé un inevitabile carico di ansia, attesa, aspettative e quant’altro? Praticamente sempre. Perché ci sono sempre una zona playoff da conquistare, due punti fondamentali per la salvezza o per conservare una posizione e via discorrendo.

Questa volta, niente. Non per la S.Bernardo Cantù, impegnata oggi alle 18 al PalaRadi per affrontare in trasferta la Juvi Cremona, anch’essa senza obiettivi. Oggi si chiude la prima fase della A2, ultimo atto prima dell’inizio della seconda fase che comincerà domenica 2 aprile. Entrambe sono già piazzate, ma in due gironi diametralmente opposti: Cantù è nel girone Giallo d’élite, in gara per accaparrarsi una piazza d’onore nella griglia dei playoff, mentre la Juvi si giocherà la permanenza in categoria nel girone Salvezza.

Degradarla al rango di amichevole fa brutto, ma nel concreto di questo si tratta. Sarà una partita-ponte, in cui gli staff tecnici potranno sbizzarrirsi: tentare esperimenti tecnico-tattici, provare alternative, dare minuti a chi ne ha avuti pochi. Certamente, questo farà coach Sacchetti con la sua Cantù. Anzi, qualche giocatore potrebbe non in forma smagliante: non c’è partita migliore per far respirare chi ha tirato la carretta e mandare in prima linea chi magari è restato più nelle retrovie in precedenza.

A voler soppesare gli equilibri in campo, è una partita più importante per i cremonesi. Sono in una serie nera – 7 sconfitte nelle ultime 8 partite – e hanno chiamato in panchina un tecnico di spessore, per dare una scossa all’ambiente, quel Paolo Moretti con un più che illustre passato da giocatore e tecnico in serie A.

Cantù all’andata non dovette faticare poi molto a superare la Juvi: finì 90-55 con la “doppia-doppia” di Nikolic (21 punti e 10 rimbalzi). Andarono in doppia cifra anche Baldi Rossi (16 punti) e Severini (14): entrambi misero a segno quattro bombe a testa.

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