Cantù con l’abito della festa e il maglioncino del Bomber

La sfida con la Stella Azzurra Roma vissuta anche a bordo campo

Tra una partita contro l’ultima in classifica e un ponte sulla neve cosa sceglie il tifoso medio di Cantù? Di questi tempi, facile propenda per una sciata. Magari, se l’avversaria fosse stata Cremona, chissà… Qualche dubbio rimane.

Questi turni infrasettimanali non attirano molto, figuriamoci se c’è una festività di mezzo e i bambini non vanno a scuola fino a lunedì. Certo, le premesse erano tutte per un “tanto a poco”, considerato il divario tra Cantù e la Stella Azzurra alla vigilia: 16 punti contro 0, insomma un testacoda bello e buono.

Invece, complice la grinta degli avversari e una Cantù non esattamente nella sua versione migliore specialmente nei primi due quarti, ne è uscita una partita combattuta.

Del resto, un po’ il rischio c’era, sussurrato: Roma ha perso quattro partite di un niente. E così, ne è nata una partita tutta diversa rispetto alle aspettative. Più combattuta, tutt’altro che semplice per Cantù

Per l’occasione, tutto lo staff tecnico è stato vestito a festa. Via le tute, pronti gli abiti su misura realizzati da un fornitore-sponsor. Impeccabili, anche Fabrizio Frates che non ha rinunciato al maglioncino di cashmere sotto alla giacca. Niente a che vedere con quello sfoggiato da Antonello Riva, verde, Christmas-style, con la scritta “Montagne e Champagne”. E, come spesso capita, al palazzetto c’era Pino Sacripanti. Incredibile che un allenatore come lui sia ancora a spasso a Natale. Ma attenzione, c’è chi lo dà vicino a Treviso, ultima in serie A.

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