Dai Cantù, noi vogliamo questa vittoria

La partita Dopo aver rotto il ghiaccio in gara 1, c’è già la controprova con Nardò a quarantotto ore di distanza. Il tecnico Sacchetti: «Spero si sia sciolta la tensione, ci prendiamo la vittoria e speriamo di non avere blackout»

Tenere alta la concentrazione, evitare qualche blackout, riempire il più possibile il PalaDesio. Servirà questo e poco altro alla S.Bernardo per chiudere sul 2-0 la prima tranche di partite dei quarti di finale dei playoff contro Nardò, prima che la serie si sposti in Puglia da giovedì per una o due gare, a seconda di quello che succederà nelle prossime due sfide.

Provare a ripetersi

Dopo la travolgente vittoria in gara 1 di sabato sera, Cantù torna in campo oggi alle 20.30, sempre a Desio, per provare a ripetersi. La squadra sembra avere ritrovato tutto a un tratto solidità, unità e fluidità, con quel collante aggiunto in corsa come Logan, che ha già dato ampie garanzie di resa e fiato in corpo. Davvero strabiliante all’esordio, con i suoi 18 punti e i 12 assist sfornati a beneficio dei compagni.

Nardò è apparsa stordita da tanta forza, in gara 1 ha provato qualche contromossa difensiva con una zona che, a tratti, è apparsa anche abbastanza efficace, ma non certamente risolutiva.

Ed è su questo punto che coach Meo Sacchetti ha insistito dopo gara 1: «Ci prendiamo questa vittoria, in cui c’è stata una buona partenza, ma in cui sono emersi i soliti blackout che ci portiamo dietro da tempo. Dobbiamo sistemare questo particolare: possiamo prendere parziali di 4-6 punti, ma non 10. Gli avversari vanno fermati prima. Però l’esordio è stato positivo: c’era un po’ di tensione, spero si sia sciolta».

A preoccupare coach Sacchetti, la difesa a zona adottata da Nardò. Qualche contromossa, andrà presa: «In un giorno non si può pensare di cambiare le cose, spero solo di vedere miglioramenti lì dove dobbiamo migliorare. Quel che c’è, c’è. Si può solo aggiustare qualcosina. Sicuramente la zona, adattata su Logan, si può attaccare un po’ meglio».

Impossibile non soffermarsi su qualche singolo. Logan su tutti: «Gli ho dato 30 minuti, non posso farlo morire in campo. Volevo coinvolgerlo da subito, all’inizio non ha fatto canestro e non è normale per lui. Poi ha avuto una fiammata con due-tre canestri consecutivi. È uno così, non si demoralizza se non gli entrano i primi tiri».

Il nuovo Usa di Cantù ha segnato 18 punti, ma spiccano i 12 assist: «Non lo scopriamo ora, è un giocatore che non ha paura di niente, inoltre porta tante attenzioni su di lui: di conseguenza, è facile trovare spazi, conclusioni semplici o tiri aperti».

Ma sabato non è stato solo il “Logan-Day”. Perché per Sacchetti «si è visto anche il miglior Hunt della stagione nel primo tempo: speriamo non sia una prestazione estemporanea, perché abbiamo bisogno della sua intensità».

«Stefanelli insista»

Bene anche Stefanelli, un giocatore che nei playoff potrà aiutare tanto: «La sua qualità è il tiro da fuori, poi ha fatto anche due penetrazioni. Giocatori come lui devono prendersi la responsabilità in situazioni di tiro: è nel loro Dna, occorre insistere su questo punto».

Pericoli? Il giocatore più pungente, per Nardò, è sembrato il play Smith: «Nel primo periodo siamo riusciti ad arginarlo, poi ovviamente essendo un giocatore molto forte è riuscito a fare canestro spesso con conclusioni difficili. È un giocatore che si può limitare, ma non togliere completamente dalla partita».

Altra sfida nella sfida, stasera sarebbe bello rivedere il PalaDesio pieno di energia e calore come sabato.

È lunedì, ma vale ugualmente la pena esserci.

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