È un’A2 che se ne frega del merito. Cantù prima, ma non conta niente

Basket Il controsenso di una formula che nella seconda fase si basa solo su pochi scontri diretti. Le regole folli: la S. Bernardo, che ha dominato il girone, è costretta a inseguire Treviglio e Forlì

Cantù, a una giornata dal termine della prima fase, può già fregiarsi del primo posto aritmetico nel girone Verde di serie A2. Ma – non è una novità, il regolamento era chiaro e discutibile da settembre – ora emerge in tutta la sua evidenza il paradosso dell’inutilità di questo primato. Perché il primo posto non dà (e non darà) alcun tipo di vantaggio nello svolgimento della stagione.

Anzi, il quadro che ormai si è delineato parla chiaro: nel girone Giallo – la cosiddetta seconda fase – in cui Cantù, Cremona e Treviglio affronteranno le prime tre del girone Rosso (Forlì, Pistoia e Cento), la S. Bernardo partirà in terza posizione, alle spalle di Forlì e Treviglio e alla pari con una tra Pistoia e Cento, in base a chi vincerà il recupero in programma domani. In sostanza: Treviglio terza partirà al comando, Cantù prima sarà dietro, Cremona seconda partirà ultima.

Classifica surreale

Il motivo di questa classifica surreale è presto detto: contava arrivare nelle prime tre, ma contava soprattutto avere un rendimento ottimale contro le dirette concorrenti nel corso della prima fase. Perché è dai quei risultati e da quella classifica che si ripartirà nella seconda fase.

Accorpando i risultati degli scontri diretti delle squadre dei due gironi Verde e Rosso ecco la classifica di partenza: Forlì e Treviglio 6; Cantù 4; Cento, Pistoia e Cremona 2 e, come detto, una tra Cento o Pistoia affiancherà la S.Bernardo alla griglia di partenza a 4.

Paradossalmente, ma fino a un certo punto, forse per Cantù sarebbe stato meglio se fosse stata Cremona a vincere domenica contro Treviglio e non il contrario, in modo che i bergamaschi non fossero così avanti nella nuova classifica. Ma questo è e va accettato.

Incrocio con l’altro girone

Ora come funziona? Cantù, Cremona e Treviglio non si sfideranno più nella seconda fase e affronteranno solo, con partite di andata e ritorno, le tre del girone Rosso. Conterà arrivare al primo o al secondo posto, per poter contare sul fattore campo in tutte le fasi dei playoff, dai quarti alle finali.

Tutto però era ben chiaro fin dal principio. Ma trovarsi di fronte questa classifica lascia perplessi. La “fase a orologio” dello scorso anno consegnò Cantù seconda e la restituì seconda: perse il fattore campo in finale. Con questo regolamento, Cantù un anno fa ci sarebbe entrata con 8 punti.

Una formula che sarebbe stata confermata più che volentieri, se non ci fosse stato il problema del girone Verde a squadre dispari, per via dell’esclusione dell’Eurobasket Roma: la Lega ha spiegato più volte che non ci sarebbe altro modo per assicurare alle squadre più partite ed equità in classifica.

E nemmeno l’esclusione di Ferrara, avvenuta un mese fa, che ha portato anche il girone Rosso a 13 squadre, ha indotto a cambiare le cose: le regole, benché cervellotiche, non si possono cambiare in corsa.

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