Nikolic grandi numeri: «Sto bene grazie al nuovo ruolo

Basket Il serbo è in cima alle graduatorie al tiro, Cantù si consola un po’: «Cremona? Abbiamo attenuanti, ma voltiamo pagina»

«Stefan Nikolic deve giocare da “3”»: la strategia estiva sul giocatore si sta rivelando azzeccata. L’ala serba di formazione italiana, al secondo anno a Cantù, si è calata perfettamente nel ruolo. Che, ora, è diventato quello e basta, dopo una stagione in cui Nikolic si era comunque fatto apprezzare come “jolly” nel settore lunghi, agendo spesso anche da centro.

Risposte

Le risposte positive di Nikolic – 25 anni, scuola Virtus Bologna - stanno principalmente nei numeri. E quel 75% di realizzazione nel tiro da 2 lo proietta di diritto in testa alla speciale graduatoria, affiancato da un altro “top” della categoria, vale a dire l’americano Jaleb Cannon della Vanoli Cremona. Percentuali così alte, ovviamente, non potevano che avere riscontri concreti anche in un’altra graduatoria, ossia quella dei punti segnati: la sua media è di 18 a partita dopo tre incontri, che lo colloca al settimo posto nel girone Verde di A2.

Statistiche individuali che vanno, in parte a mitigare l’amarezza per la (seconda) sconfitta contro Cremona. Numeri che, a dirla tutta, lui stesso nemmeno conosceva: «Grazie per l’informazione, non lo sapevo. Ma devo essere onesto, sono poco concentrato sulle statistiche: preferisco esprimermi al meglio in campo ma direi una bugia se dicessi che non sto bene. Mi sento in forma e questo ha poi un riflesso in campo».

Si è calato immediatamente nella parte. Lo staff tecnico, di concerto con la società, ha deciso in estate di dargli una collocazione precisa in campo. Nello spot di “3” aveva convinto tutti la scorsa stagione: «È ancora presto per dare un giudizio, voglio darmi ancora del tempo. Ma posso senz’altro dire che questo ruolo più definito e circoscritto mi facilita il compito, soprattutto nella concentrazione e nell’allenamento. Posso esprimermi al meglio. Ora vorrei migliorare nel tiro da 3 punti, senza far mai mancare al mio gioco energia e aggressività».

Sconfitta

Nonostante si suoi 23 punti contro Cremona, è arrivata un’altra sconfitta contro la Vanoli. «Credo ci siano delle attenuanti, reali e facilmente dimostrabili: io e Hunt abbiamo avuto un forte virus gastrointestinale la scorsa settimana, abbiamo giocato ancora senza Stefanelli. Questo per dire che prendiamo la sconfitta contro Cremona come un test per capire meglio cosa bisogna ancora migliorare. Certo, vincere e rimanere primi da soli ci sarebbe piaciuto di più, ma ora dobbiamo voltare pagina».

Treviglio e Trapani, due squadre costruite con obiettivi diversi. I bergamaschi puntano alla promozione: «Vogliamo far capire ai tifosi che siamo in crescita, che siamo davvero un gruppo di giocatori validi che punta a diventare più forte e che può disputare un campionato di vertice».
L. Spo.

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