Rogic: «Capisco la scelta di Cantù. Mi farò trovare pronto»

Intervista «Mi alleno e gioco da nove mesi in attesa dei playoff. Ora la situazione è diversa e, ovviamente, non mi fa certamente piacere»

Ciclone Davide Logan. Il suo arrivo, oltre ad aver riscaldato i cuori canturini, avrà ovviamente conseguenze dirette sulla squadra. La regola parla chiaro: è possibile avere in organico tre stranieri, ma a referto ne potranno andare solo due. Non è un fatto da poco per chi fa le scelte e per chi, di volta in volta, dovrà subire le stesse scelte in base alle necessità che coach Sacchetti individuerà come prioritarie per il bene della squadra e dell’obiettivo di questa stagione.

È del tutto evidente che, considerato il ruolo di play-guardia di Logan, ad essere coinvolto nelle conseguenze del “turnover” sia proprio Roko Rogic. Un giocatore che, per tre quarti di stagione, ha guidato il gruppo con la soddisfazione di tutti. Queste alcune statistiche del play trentenne, nel giro della Nazionale croata: 12 punti a partita, 3.6 rimbalzi e 5.1 assist. Nella prima parte di stagione, ha tirato con il 34% da 3, con il 52% da 2 e con l’86% dalla linea del tiro libero.

Nell’ultimo mese e mezzo qualcosa è cambiato, anche e soprattutto, per coincidenze negative fortemente dipese da quei due infortuni che ne hanno condizionato il rendimento. Prima la spalla, poi il costato: due situazioni imprevedibili, due colpi ricevuti. Il play ha giocato alcune partite convivendo con questi infortuni, mettendo davanti a tutto il bene della squadra.

Ed è lo stesso giocatore croato a rivelare come stia vivendo questo momento, umanamente e come atleta. Chiaramente, non può essere un periodo strepitoso, ma tutto sommato il play sembra aver capito e compreso la situazione particolare: «Mi alleno e gioco da nove mesi in attesa dei playoff. Ora la situazione è diversa e, ovviamente, non mi fa certamente piacere, ma capisco la decisione del club. Farò del mio meglio per rimanere pronto quando la squadra avrà bisogno di me. Ho fiducia nei ragazzi perché so quanto ci impegniamo per raggiungere l’obiettivo che vogliamo. E questo obiettivo è alzare il trofeo».

Nell’ultimo mese e mezzo, la sfortuna si è accanita su Rogic, con due infortuni alla spalla e al costato. Imprevisti che, probabilmente, hanno condizionato il suo rendimento: «Sicuramente hanno influito, perché ho giocato infortunato prendendo antidolorifici prima delle partite e ho fatto comunque tutto quello che era possibile per dare il mio contributo. Ma volevo aiutare la squadra perché sapevo quanto queste sei partite fossero importanti per il ranking finale della squadra. Ma questo è tempo di playoff e dimostreremo che meritiamo di giocare in serie A l’anno prossimo».

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