Rogic ha preso per mano Cantù: «Il merito è di tutta la squadra»

Basket Prima “doppia doppia” per il regista croato della S. Bernardo, sempre più protagonista: «I compagni hanno premuto in attacco, mettendomi nelle condizioni di fare il lavoro al meglio»

Prima “doppia-doppia” per Roko Rogic, sempre più protagonista con il passare delle giornate. Altruismo, freddezza, visione di gioco e voglia di aggredire il canestro: queste le qualità messe in mostra dal trentenne play croato della S.Bernardo Cantù contro Trapani, partita vinta 88-80.

Doppia cifra negli assist – ben 13 - e nei punti segnati, ossia 17 con un 67% da 2, 75% da 3 e 67% ai liberi. A completare il quadro, 6 rimbalzi e un 31 di valutazione, la più alta della partita. Su dieci partite, tra Supercoppa e campionato, Rogic è andato in doppia cifra a punti in 7 occasioni. Le sue medie in campionato sono di 10,6 punti, 4,8 rimbalzi e 6,2 assist (quarto miglior assistman del Girone Verde a oggi).

La scuola slava non tradisce

Insomma, la scuola slava non tradisce mai in termini di consistenza e affidabilità. Un play con queste caratteristiche, dopo molte “combo-guard”, mancava da parecchio tempo.

Ed era stata un’esplicita richiesta estiva di coach Sacchetti: «Il play è il ruolo più importante, mi piacerebbe un play puro». Accontentato.

E se il regista è importante, anche il lungo “sacchettiano” deve rispondere a determinate caratteristiche, per sfruttare al meglio l’asse play-pivot. E domenica, forse per la prima volta quest’anno, quest’asse ha dato frutti importanti. Rogic e Hunt (23 punti per lui contro Trapani) ha funzionato ed è sempre più una certezza nello scacchiere di Sacchetti.

«Contro Trapani è stata una sfida davvero tosta - commenta Rogi -: nei primi 12-13 minuti abbiamo fatto molto bene sia in attacco che in difesa, allungando fino al +13. Poi siamo calati, concedendo agli ospiti alcuni tiri facili che hanno dato loro fiducia per rientrare in partita. Una volta che siamo riusciti ad alzare l’attenzione in difesa e a giocare in modo semplice, li abbiamo tenuti a distanza, andando a vincere l’incontro».

«Sono chiaramente felice»

Quella di domenica è stata la sua prima “doppia-doppia” in maglia canturina: «Sono chiaramente felice della mia prestazione, ma il merito è di tutta la squadra, che ha premuto alla grande in attacco e mi ha messo nelle condizioni di fare il mio lavoro al meglio».

Rogic si sta confermando anche uno stakanovista. In pratica non si è mai fermato. Conclusa la stagione con i polacchi del Torun, è andato in Nazionale, svolgendo praticamente tutto il ritiro pre-Europei. Salvo poi lasciare spontaneamente – capendo che per lui non ci sarebbe stato molto spazio dopo la naturalizzazione dell’americano Jaleen Smith – la Nazionale per aggregarsi subito alla S.Bernardo, che aveva iniziato da poco la preparazione.

E si è già integrato nella nuova realtà: «Un altro fattore decisivo è stato il clima del palazzetto, un’atmosfera davvero esaltante. Sono molto felice e grato di poter giocare davanti a dei tifosi così competenti e appassionati. Voglio ringraziare gli Eagles e tutto il pubblico, perché ci danno sempre lo slancio e la carica per dare il massimo in ogni partita».

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