Santoro alza la voce. «Impianti, un problema»

Il caso «Questo è un grosso limite per il lavoro e la pianificazione di un club come il nostro, che si è posto degli obiettivi importanti da raggiungere»

La concorrenza è avvisata, Cantù c’è è ha voglia di ritagliarsi un ruolo da protagonista fin dai primi scampoli della stagione.

D’altronde in che altro modo definire gli ingaggi dell’ex ct della Nazionale, Romeo Sacchetti, e di uno dei centri più esperti della serie A come Filippo Baldi Rossi. Il general manager Alessandro Santoro e gli uomini della società biancoblù stanno cercando di lasciare un’impronta su questo mercato estivo. Ne parliamo con un gm in versione meno pacata del solito.

Santoro, come procede l’attività di ripartenza per la nuova stagione?

In questo momento l’attenzione di Pallacanestro Cantù è chiaramente orientata sul mercato. Abbiamo annunciato il rinnovo di Francesco Stefanelli e contrattualizzato un atleta importante come Filippo Baldi Rossi.

L’impressione è quella di essere solo all’inizio. Ci sarà da divertirsi?

Per il resto continuiamo a sondare il mercato con l’idea che ciò che va messo in sicurezza è il gruppo dei giocatori italiani, ma senza tralasciare il lavoro di scouting sui giocatori stranieri per i quali possiamo avere tempistiche diverse.

Buttiamo un occhio alla nuova stagione. È stata fissata la data del raduno precampionato?

Stiamo individuando la soluzione ideale per iniziare il raduno e il precampionato, che sarà probabilmente il 17 o il 18 agosto. Per svolgere l’intero lavoro sarà importante avere una logistica adeguata riferita alla disponibilità di strutture e spazi per svolgere nel miglior modo possibile le nostre attività.

Ci spieghi meglio.

Sono qui a Cantù da alcuni mesi e, al di là dell’atavica passione per il basket che si respira in ogni luogo della città, devo, purtroppo, manifestare altresì una scarsa disponibilità di palestre.

Un problema che si ripropone ormai da diverse stagioni...

Questo è un grosso limite per il lavoro e la pianificazione di un club come il nostro, che si è posto degli obiettivi importanti da raggiungere. Ovviamente la parte impiantistica e logistica è fondamentale per la crescita societaria e il raggiungimento degli obiettivi sportivi.

Sembra che il progetto del nuovo palasport stia andando avanti, quindi non ci sarebbe da preoccuparsi.

Sul nuovo palasport Andrea Mauri, tutta Cantù Next e le componenti istituzionali impegnate stanno facendo davvero un grande lavoro, al fine di restituire alla città di Cantù e alla Pallacanestro Cantù la più alta dignità sportiva. Quanto al resto, credetemi, i miei dubbi persistono.

A quali dubbi si riferisce.

È inammissibile che una realtà come Pallacanestro Cantù, ovvero la massima espressione della pallacanestro cittadina, non possa usufruire di spazi e strutture adeguate ad alzare ancora di più il livello attuale. Semplicemente, gli spazi e le strutture che oggi utilizziamo non sono idonei alle ambizioni manifestate dal nuovo corso della nostra società.

Il suo, ci perdoni, non sembra solo un grido d’allarme, ma forse qualcosa in poiù.

Queste sono criticità che riguardano non soltanto Pallacanestro Cantù, bensì anche il Progetto Giovani Cantù, realtà che, erroneamente, tutti pensano a sé stante. Non è così perché Pgc e Pallacanestro Cantù vivono in simbiosi.

Dividendosi oneri e onore. E, ce lo lasci dire, anche spazi.

I problemi del Pgc sono anche quelli di Pallacanestro Cantù, e viceversa, perché siamo insieme nel medesimo percorso di crescita e di sviluppo. Il nuovo palasport è imprescindibile se vogliamo garantire un futuro nel professionismo al club, ma allo stesso tempo anche le strutture di supporto agli allenamenti, che oggi utilizziamo, avrebbero bisogno di un ammodernamento importante per poter garantire gli standard. Purtroppo, nonostante la nostra volontà di investire su tali strutture, la burocrazia fino a ora non ce l’ha permesso.

Questo tipo di legame con Pgc è un bel messaggio che spesso non viene compreso fino in fondo. L’impressione, a volte, è quella di trovarci di fronte a realtà ben distinte. Invece...

È un interesse reciproco e che non deve essere trascurato. Il Pgc è una delle società giovanili più vincenti degli ultimi 20 anni. Pallacanestro Cantù e Pgc devono andare nella stessa direzione ed entrambe, per affrontare un lungo viaggio, devono poter contare sulla sesta e sulla settima marcia, la prima e la seconda non bastano.

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