«Secondo straniero di grande atletismo»

Basket Il gm di Cantù, Santoro, ha ben chiaro l’identikit del giocatore per Sacchetti: «Rimbalzi ed energia». La sorpresa della campagna abbonamenti: «Vicini al break even, orgogliosi e felici della risposta dei tifosi»

«L’identikit è quello che ha disegnato Meo Sacchetti, e noi stiamo lavorando per accontentarlo». Manca solo un tassello alla costruzione della nuova Pallacanestro Cantù, ovvero il secondo straniero, e il general manager Sandro Santoro, molto più di parte in causa, sa quanto oltretutto interessi da queste parti la costruzione della squadra.

«Ampie valutazioni»

«Non stiamo risparmiando energie da dieci e più giorni a questa parte - spiega il gm -. Ora è il momento di entrare più nel merito. Abbiamo visto un bel po’ di giocatori, con qualcuno anche d’interesse. Ci siamo dati la fine della Summer League di Las Vegas come prima dead line, e così sarà. Dovremo capire, soprattutto, chi avrà avuto chance per collocarsi in alto e chi potrà valutare l’ipotesi di giocare in una seconda lega europea, ma in una squadra con ambizioni come la nostra».

L’impressione è che si voglia fare presto, ma senza avere fretta impellente. «Verificheremo, ovviamente, anche la presenza di occasioni di opportunità dell’ultimo momento - aggiunge Santoro - , poi passeremo alla fase operativa, scremando la lista a 4, massimo 5, elementi».

Nel disegno tattico tratteggiato dal nuovo allenatore dell’Acqua S. Bernardo ci sono caratteristiche imprescindibili. Anche per un centro come quelle che cerca Cantù. «Il giocatore dovrà avere uno spiccato atletitismo, essere un buon rimbalzista e un elemento di energia - dice il dirigente -. Da qui non si scappa, come non si scappa dal fatto che dovrà incastrarsi alla perfezione con un reparto già oggi molto competitivo».

L’atletismo, insomma, è centrale e in quella direzione si sta andando. Fino adesso siamo alla voce “front man”, cioè quello che appare e si vede, ma dietro le quinte la società stata lavorando con la stessa intensità. «Prendiamo la campagna abbonamenti - prosegue il gm -: le soddisfazioni sono ottime, siamo praticamente al break even della conferma di quelli che possono contare sulla prelazione e questo gradimento ci rende orgogliosi e felici anche alla luce della partenza della fase due».

Santoro è un fiume in piena, e non si ferma certo qui. «Abbiamo idee pronte a diventare progetti dice -, soprattutto nell’area marketing e comunicazione per valorizzare il rapporto con gli sponsor che già ci sono e hanno deciso di proseguire con noi, ma anche per incuriosire l’attenzione di chi ex novo potrebbe appoggiare il nostro modello».

C’è un ulteriore dietro le quinte importante tanto quanto sono quelli che poi vanno in campo. Il riferimento è all’organizzazione societaria nel suo complesso. «Stiamo migliorando una base che era già solida e collaudata - l’analisi di Santoro -. Per un processo molto graduale. Ottimizzeremo tutti gli ambiti, compresi gli staff tecnico e medico. Dobbiamo mettere la squadra nella condizione di lavorare dentro un sistema nel quale tutti sanno cosa fare. Chi va in campo è soltanto il terminale di quel che si fa durante la settimana e io sono certo con un lavoro di questo tipo possa portare serenamente a quelle due/tre vittorie in più che in una stagione lunga fanno la differenza».

«Costi secchi da eliminare»

Sembrerebbe dunque che ci siano altre novità all’orizzonte. «Ogni cambiamento potrebbe anche paradossalmente corrispondere a un costo - la conclusione -. Ma occhio a ben distinguere i costi secchi, spesso infruttiferi, da quelli che rappresentanto un investimento. Capaci anche di portare risultati in termini sportivi ed economici. Eliminiamo, dunque, i costi secchi che non hanno riscontro sul risultato sportivo. Mantenendo alta l’attenzione sul budget e cercando di anticipare il più possibile le scelte con ricadute positive».

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