Sono prove di disgelo tra Cantù e Pini. È tornato in gruppo

Basket A2 La società ha comunicato il reintegro e il giocatore sarà a disposizione dopo oltre un mese. Tra le cose da sistemare, il rapporto con Sacchetti

«Pallacanestro Cantù comunica che a partire da martedì 31 gennaio l’atleta classe ’92 Giovanni Pini tornerà a far parte del gruppo prima squadra e riprenderà gli allenamenti agli ordini di coach Meo Sacchetti». Un comunicato stringato, fatto circolare ieri di prima mattina, per annunciare il reintegro del lungo in squadra.

Un annuncio che arriva, non del tutto a sorpresa, dopo la sconfitta interna contro l’Ucc Piacenza. Una vittoria numericamente indolore – Cantù è sempre prima – ma che interrompe un lunghissimo anno e più senza sconfitte al PalaDesio.

Pace fatta? Presto per dirlo

Pace fatta tra Pini, da una parte, club e allenatore dall’altra? È presto per dirlo, ma certamente Cantù di un giocatore con le sue caratteristiche, cambio di Hunt ed esperto della categoria, sembrava averne bisogno.

Quindi, il reintegro sembra soprattutto una scelta dettata da una necessità tecnica. E poi c’è anche una questione legale sottesa alla vicenda. La Giba, il sindacato dei giocatori, aveva fatto intendere chiaramente al club che la situazione si stava trascinando un po’ troppo per le lunghe e che andava risolta. La mediazione è quindi andata a buon fine, senza prese di posizioni intransigenti.

C’è stata sicuramente anche l’intenzione – nel caso si fossero verificate tutte le condizioni – di cedere il lungo, in serie A o in A2. Ma sul piatto, proposte vere non ce ne sono mai state. Solo voci. Si era parlato di un ritorno alla Fortitudo Bologna, di un passaggio a Nardò fino al rumor, smentito, di un interessamento da parte di Casale Monferrato. Niente di fatto, anche se nelle ultime ore si è fatto il nome di Reggio Emilia.

Cantù e Pini vanno quindi avanti insieme, ma non è un ritorno di fiamma tra vecchi amanti: ci saranno ruggini da scrostare. Il motivo della sua sospensione a tempo indeterminato, avvenuto all’indomani della sfida contro la Juvi Cremona dello scorso 18 dicembre, ha infatti una duplice lettura.

Quella evidente, sotto agli occhi di tutti al PalaDesio, è stato il battibecco con coach Sacchetti al rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo. Una frase infelice di Pini ha fatto perdere le staffe al coach, che l’ha immediatamente escluso dalle rotazioni, fino al provvedimento di sospensione recapitato il giorno seguente dalla società.

Il ruolo da comprimario

Ma c’erano stati in precedenza attriti per il ruolo, che Pini avrebbe giudicato troppo da comprimario, alle spalle di un lungo come Hunt. E, forse, anche per ventilate – ma non confermate – sirene di Verona, la sua ex squadra con cui aveva conquistato lo scorso giugno la promozione in serie A.

Sarà quindi un reintegro formale sotto tutti i punti di vista, un rientro che Cantù non poteva più rinviare. Ma serviranno, da parte di tutti – Pini in primis, perché Sacchetti si aspetta quantomeno delle scuse – passi in avanti per poter ricucire completamente il rapporto e arrivare serenamente a fine stagione.

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