Sodini fa il DiCaprio di “Revenant”
«Anche noi dovremo sopravvivere»

Il tecnico di Cantù si affida a un parallelo cinematografico per il post Coppa e Pistoia. Domani in casa la sfida contro Biella: «E non sappiamo ancora se ci saranno Da Ros e Severini»

Sodini mette i panni di… DiCaprio. La prova della star hollywoodiana in “Revenant – Redivivo” è stata lo spunto per fotografare il momento della S.Bernardo Cantù dopo le fatiche di Coppa e la sfida di mercoledì vinta contro Pistoia, alla vigilia di un’altra partita casalinga, questa volta contro Biella.

«In questo film – ha detto il coach canturino – DiCaprio riesce a sopravvivere, abbandonato in fin di vita dai suoi compagni durante una missione commerciale. Ecco, noi dobbiamo “sopravvivere” a diverse situazioni: alle fatiche post Covid, al fatto di giocare ogni tre giorni, agli avversari che hanno preso la partita contro Cantù come la sfida dell’anno e a tutte le conseguenze fisiche che derivano dai tutti questi fattori».

Tante partite ravvicinate

Premessa cinematografica, ma testa e gambe sono già sul campo. Dove, anche per via di tante partite ravvicinate, ci sono due grossi punti interrogativi: «Da Ros e Severini sapremo solo domenica se potranno giocare o meno. Da Ros lamenta un sovraccarico al polpaccio, è stato radiografato dopo Pistoia, partita che ha affrontato con un dolore gestibile. Severini ha preso un colpo alla coscia, nulla di preoccupante, ma si è svegliato con più dolore e quindi non è detto che contro Biella ci possa essere».

Contro Biella, servirà una Cantù atleticamente a posto però, perché la formazione piemontese è giovane e piena di risorse: «È una squadra strana, a mio modo di vedere meriterebbe di stare sempre in A2 quasi a prescindere dai risultati perché da loro si insegna davvero basket, grazie a due maestri come Zanchi e Niccolai. Ed è imprevedibile, perché è una squadra di ragazzi, con le “chiocce” Hasbrouck e Infante: hanno battuto Udine, alternano momenti di pallacanestro esaltanti ad altri oggettivamente meno buoni».

Con Da Ros e Severini in dubbio, Sodini pensa al sodo: «Dopo quattro partite faticose, dovremo necessariamente badare a noi stessi e a proporre la nostra pallacanestro. Spero che nelle valutazioni si tenga sempre conto di un Covid pesante: l’anno scorso Cantù è retrocessa per colpa del Covid. Quindi, giocando così spesso, dico che a questo punto le partite saranno più importanti degli allenamenti».

E fissa gli obiettivi a breve e medio termine in un calendario intenso: «L’eccezionalità di questo gruppo l’abbiamo più volte sottolineata. Da questo vogliamo partire, con il beneficio dei due punti presi contro Pistoia, importantissimi per la classifica. Ora dobbiamo chiedere a noi stessi errori di avere sempre il giusto approccio, di racimolare le energie e assimilare in pieno le strategie per preparare le partite, ma in modo diverso rispetto alla settimana-tipo. Ma di positivo c’è che il Covid non dovrebbe toccarci ai playoff, essendoci già passati».

«Meraviglioso banco di prova»

Questo filotto di partite consecutive è e sarà allenante? «È stato un meraviglioso banco di prova, anche se ovviamente avrei voluto affrontare la finale di Coppa Italia con energie accettabili. Abbiamo conosciuto da vicino due squadre forti come Scafati e Verona, che personalmente conoscevo bene, ma che ai ragazzi ha dato un bagaglio culturale e sportivo: è stata una forma di confronto con due avversarie forti»

Intanto, la Lega ha ufficializzato la data del recupero tra Udine e Cantù: si giocherà tra la penultima e l’ultima di campionato, giovedì 7 aprile alle 20 al PalaCarnera. L. Spo.

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