Battocchio: «Bel clima
e squadra che lavora»

La Libertas Cantù è in fase di preparazione. Il coach: «Sono piacevolmente sorpreso dall’ambiente. I ragazzi non si risparmiano, spronandosi tra di loro».

Per toccare la palla, e farlo davvero, ci vorrà ancora un po’ di tempo. Dopo uno stop di cinque-sei mesi, del resto, i giocatori hanno bisogno di ritrovare un po’ di condizione per evitare che il gioco si trasformi in un problema serio per i loro corpi. Così, lo staff della Pool Libertas ha sì dato avvio alle danze, puntando non a palleggi, ricezioni e schiacciate, ma a tutt’altro.

«I primi allenamenti – spiega l’allenatore Matteo Battocchio - sono molto chiaramente lontani da quella che è la pallavolo; il nostro obiettivo è lavorare con i giusti tempi e i giusti step per permettere agli atleti di essere in grado di esprimere al meglio loro stessi».

«Arriveremo al gioco vero e proprio in una decina di giorni, ma preferiamo dare a spalle e ginocchia il giusto tempo per ambientarsi nuovamente in palestra; stiamo facendo un lavoro di costruzione che riteniamo utile in termini di prevenzione infortuni, e questo è possibile anche perché i ragazzi hanno lavorato diligentemente e con cura a casa nel mese precedente il raduno, presentandosi così nelle migliori condizioni possibili».

Il primo segreto, ammesso che di questo si possa parlare, sta proprio nel mesetto di lavoro in autonomia dei giocatori di Cantù, che su indicazione dei tecnici hanno iniziato a darsi da fare affinché l’inizio vero e proprio della preparazione pre-campionato non fosse l’incipit di tutto, ma una partenza un po’ meno dura di quello che avrebbe potuto essere.

«Ne abbiamo approfittato per inserire in ogni allenamento, oltre al lavoro sulla tecnica individuale, delle sedute teoriche dove ci siamo confrontati su quello che dovrà essere il nostro modo di giocare e il nostro dna di squadra, al netto delle nostre caratteristiche, capacità e potenzialità. Devo dire che sono piacevolmente sorpreso dal clima che c’è in squadra e dal gruppo, che sta lavorando tanto e bene, senza risparmiarsi e spronandosi autonomamente a dare sempre quel qualcosa in più che ci permetterà di spostare costantemente l’asticella sempre un po’ più in là, cosa che dev’essere il leitmotiv della nostra stagione», conclude Battocchio.

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