Betti: «Burns ora italiano?
Abbiamo avuto fiuto e fortuna»

Il pensiero del direttore sportivo della Pallacanestro Cantù.

Christian Burns italiano rappresenta una gran bella notizia per Cantù. E pure un gran colpo del quale va dato merito a Dmitry Gerasimenko e al direttore sportivo Pier Francesco Betti, coloro i quali hanno convinto il lungo ormai ex Brescia a firmare per il club brianzolo nonostante le richieste che l’ormai 32enne (li compirà il 4 settembre) nativo di Trenton - New Jersey - avesse da diverse società.

«Diciamo che abbiamo avuto fiuto e pure una buona dose di fortuna - sostiene il ds canturino - perché non era affatto scritto che Burns entrasse tra i 12 convocati per l’Europeo. L’azzardo ha pagato. Tra l’altro, l’aspetto economico del contratto firmato le scorse settimane resta immutato. Non è stato infatti previsto alcun adeguamento nel caso il giocatore avesse poi cambiato “status”. I soldi (saremmo attorno ai 150mila dollari, ndr) quelli erano e quelli restano, insomma».

Intanto, ora potete dedicarvi alla ricerca di un nuovo straniero da inserire. «L’argomento non è all’ordine del giorno quantomeno a stretto giro posta - fa presente Betti -. La squadra è questa, intendo dire. È chiaro che siamo ben consci dell’eventualità che si è venuta a creare, ma l’ingaggio di un nuovo giocatore non è imminente. Ciò detto, monitoriamo sempre il mercato e se scorgessimo qualcosa d’intrigante ci faremmo un pensiero. In quale ruolo? È evidente che per chiudere il cerchio servirebbe un giocatore in grado di ricoprire i due spot di ala. Un “3” in grado di andare anche nel “4”».

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