Blanco è pronto
Partenza in panchina?

Troppo fresco il suo arrivo: non conosce i compagni e i meccanismi di Gattuso. Un inserimento graduale fa immaginare uno spazio a partita in corso

Prima delle sue parole, le notizie. Alex Blanco è pronto: le due giornate di allenamento hanno mostrato uno stato di forma soddisfacente, dunque l’esterno spagnolo appena scritturato dal Como è abile e arruolato e oggi comparirà nella lista dei convocati.

Logico pensare che Blanco, al netto della sua (tanta) voglia, sabato contro il Crotone partirà dalla panchina. Troppo fresco il suo arrivo: non conosce la lingua, i compagni e i meccanismi di Gattuso. Un inserimento graduale fa immaginare uno spazio a partita in corso. Mai dire mai, però. Perché Chajia è out, Parigini è squalificato, Iovine sarà dirottato in difesa, Gatto non è ancora al top e non regge certo 90 minuti, Peli e Luvumbo per ora non sono mai stati impiegati o quasi.

Questo per dire che il 23enne di Valencia può nutrire speranze. Anche perché il futuro è suo: il dg Ludi e il master scouting Bruccoleri hanno visto l’allenamento a bordo campo per studiarselo e mangiarselo con gli occhi. C’è attesa su quello che per il Como è un investimento importante dal punto di vista tecnico. E pare che Wise si sia convinto dopo 5 minuti di video.

Ieri Blanco a fine allenamento si è concesso per raccontarsi. Di lui colpisce la serenità e la determinazione: «Cosa faccio a Como? Un capitolo nuovo della mia carriera, una situazione interessante. Quando me l’hanno proposta ho risposto subito di sì. Il dg Ludi mi ha descritto il progetto, è stato semplice lasciarsi convincere. Conosco il calcio italiano, un campionato affascinante, ho scelto questa nuova bella avventura».

Bene in B, poi una volta di ritorno al Valencia (che lo aveva allevato) qualcosa si è inceppato: «La carriera di un calciatore è fatta a tappe. L’ultima è andata così, ho avuto qualche problema e soprattutto un allenatore che non mi considerava tanto. Allora via, nuova tappa». Con che obiettivo? «Diventare un calciatore, fare progressi, crescere: Spagna o Italia? Se sono qui è perché considero seriamente questa avventura italiana come una cosa stabile. Adesso il mio obiettivo è aiutare la squadra ad avvicinare i playoff, convincere l’allenatore, giocare con continuità. Mi sento pronto, sto bene. Nella mia testa non c’è altro che il Como, non guardo più in là». Gli chiediamo del video divertente postato dalla società, che ha avuto like da mezzo mondo: «Divertente, mi hanno chiamato gli amici dalla Spagna».

Suo papà era calciatore e ha giocato anche in Liga («Ma ho fatto più presenze io», ride), è fidanzato, ma all’inizio vivrà da solo perché «è la maniera migliore per concentrami e maturare. L’impatto è stato positivo, un bel gruppo, una bella città. Ho tutto per dedicarmi al nuovo step».

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