Brienza: «Come vuole Pashutin
sarà una Cantù di grande intensità»

Il vice allenatore sta curando il mercato italiano: «Sin qui credo che abbiamo fatto delle scelte giuste in questo senso»

Nicola Brienza a tutto campo. Il nuovo assistente della Red October Cantù, tornato in Brianza dopo due stagioni a Lugano e Capo d’Orlando, è impegnato in questi giorni nel monitoraggio dei giocatori italiani.

Del resto, lui è l’unico italiano dello staff e i suoi contatti con gli agenti sono consolidati e frequenti.

Ma i ruoli sono ben chiari: lui chiede notizie – in sostanza, disponibilità e costo dei giocatori - che poi gira pari pari alla società. Che, ovviamente, decide in autonomia se e come iniziare una trattativa. E siccome si tratta di giocatori che, parole di Brienza, «sono pochi e finiscono in fretta», tanti sforzi sono ora rivolti alla “caccia all’italiano”. C’è tanto lavoro da fare. Ne servono quattro, se Cantù giocherà con la formula del “6+6”, avendo già sotto contratto Parrillo e Tassone.

L’importante però è che si tratti di giocatori che rispondano alla filosofia tratteggiata da coach Evgeny Pashutin nel suo videomessaggio: «È così, ci stiamo orientando verso giocatori che possano darci intensità, presenza e atletismo. E sin qui credo che abbiamo fatto delle scelte giuste in questo senso: magari non sono giocatori di primissimo livello, ma che sicuramente possono sposare e interpretare questo tipo di mentalità».

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