Bucchi vuol dire fiducia
«Ripartiamo dalle cose buone»

«La squadra sa benissimo in che momento si trova e quale sia la situazione di classifica: non devo quindi aumentare più di tanto il livello di pressione»

Non sarà un derby storico, ma Cantù-Cremona, quest’anno, rischia di diventare uno snodo cruciale della stagione. La classifica di Cantù è lì da vedere: ultimo posto a 12 punti, in compagnia di Varese, il che significa in realtà penultimo in virtù del 2-0 negli scontri diretti. Con due sfide all’orizzonte contro Milano e Brindisi, intervallate dal turno di sosta che terrà la S. Bernardo ferma a guardare tutti il 28 marzo, sarà fondamentale capitalizzare questa chance casalinga che si presenta domani, con inizio alle 19, al PalaBancoDesio.

Cantù ci arriva dopo la bruciante sconfitta contro Trieste, con la speranza che non abbia lasciato segni, Cremona invece arriva con il petto in fuori dopo il largo successo (100-78) contro Pesaro, con una salvezza un po’ più vicina seppur non ancora acquisita.

Ma certamente per Cantù è una di quelle partite “giocabili alla pari”. Senza, come dice coach Bucchi, particolari patemi se non quelli normali imposti dalla classifica deficitaria: «Siamo ripartiti dalle cose positive di domenica scorsa, già da martedì il gruppo ha ripreso ad allenarsi con grinta, trasformando l’arrabbiatura in energia positiva. Quindi le scorie ce le siamo tolte. Ogni partita che si va ad affrontare è importante perché ne mancano sempre meno, ci sono meno occasioni per rimediare. La squadra sa benissimo in che momento si trova e quale sia la situazione di classifica: non devo quindi aumentare più di tanto il livello di pressione, tutti sono consapevoli».

La prova? «Il livello di attitudine, voglia di fare e abnegazione che riscontro tutti i giorni in allenamento, oltre che in partito come credo sia stato evidente sotto la mia gestione. Ovviamente dobbiamo avere anche la voglia di migliorare sempre, ma sono certo che la squadra non abbia bisogno di altre sollecitazioni, quello che deve fare lo sa alla perfezione».

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