Cairoli chiude il 2019 nono
«Ma l’anno prossimo cambio»

Il comasco: «Non posso ancora dirlo perché non c’è ancora nulla di ufficiale e non sono io a decidere queste cose»

Nemmeno l’ultima tappa del World Endurance Championship, la 8 Ore del Bahrain sulla pista nel deserto del Bahrain International Circuit, sorride a Matteo Cairoli.

Il nono posto nella classe Gte Am non è certo il risultato che il giovane comasco si sarebbe aspettato, se non altro per mandare in archivio una stagione sfortunata con almeno una piccola soddisfazione. Invece no. Il terzetto formato da Cairoli, dal t.m. Egidio Perfetti e dal danese David Heinemeier Mansson,è finito ancora una volta nelle retrovie con la Porsche 911 numero 56 del Team Project 1.

Peccato, perché l’inizio del weekend era stato promettente con ottimi tempi stabiliti da Matteo Cairoli sia nelle prove libere sia nelle qualifiche. Ma poi la gara tutta un’altra storia, come era successo in tante altre corse.

Di questa stagione rimane solo il bel ricordo della vittoria nella gara d’esordio a Monza. «Abbiamo avuto un problema allo scarico – così giustifica il risultato il pilota comasco – che ci ha costretti a fermarci per più di mezzora. È stato quindi impossibile recuperare il tempo perso». Diciamo meno male che è finito il 2019 sia nell’Elms sia nel Wec. «Possiamo dirlo forte. Nel 2020 si cambia».

Cosa si fa? «Non posso ancora dirlo perché non c’è ancora nulla di ufficiale e non sono io a decidere queste cose. L’unico che posso dire è che farò l’Intercontinental Gt Challenge con Thomas Preining e Dirk Werner. Tutti piloti Porsche».

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