Cairoli e il successo
«Mi sento come Batman»

«Prima di questi campionati sapevo di valere molto ma non così tanto. Tra sport e lavoro riesco a portare avanti una doppia vita»

Per Simone Cairoli è finita in un bagno di gioia la splendida “due giorni” di Berlino dopo essersi classificato al decimo posto del decathlon agli Europei di atletica leggera. Con 7.949 punti ha migliorato di 74 lunghezze il suo precedente limite e ora ne mancano 51 per raggiungere i fatidici 8.000. La meta da raggiungere adesso è meno lontana. Sembra ormai a portata di mano per il ventottenne villaguardese che non ha la morfologia di un Ercole ma è fisicamente ben strutturato con i suoi 1,83 di altezza per 77 kg. di peso forma.

«Ne sono uscito stravolto ma felice - il suo immediato commento - . Prima di questi campionati sapevo di valere molto ma non così tanto. È un risultato al quale puntavo dopo essermi ripreso a fatica da un intervento chirurgico alla caviglia sinistra. Ho trascorso un periodo travagliato ma adesso mi sembra di toccare il cielo con un dito».

«Tra sport e lavoro riesco a portare avanti una doppia vita, un po’ come Batman. Ci ho sempre scherzato su in questi anni, ma è divertente a pensarci. Tornando agli Europei mi è dispiaciuto per la controprestazione nel disco. Senza quei 35 metri (38,51 il limite stabilito il 7 luglio scorso a Saronno, ndr) gli 8000 potevano essere più vicini. Le dieci gare del decathlon sono difficili, pesanti, ma danno un sacco di soddisfazioni e non ne ho mai ricevute così tante come nel giro d’onore fatto all’Olympiastadion. Davanti a così tanta gente sono stato sommerso dalla commozione e ho pianto di gioia».

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