Cairoli, un’annata da ricordare
E Schembri a quota 17 scudetti

Il bilancio della stagione dei comaschi categoria assoluta.

Un ovattato silenzio è sceso sulle piste di atletica leggera. È, quindi, tempo di bilanci cominciando dalla categoria assoluta che, per il movimento comasco, ha avuto delle fasi contraddittorie ma anche costellato da momenti esaltanti, come le prestazioni del decatleta Simone Cairoli agli Europei di Berlino e di Fabrizio Schembri agli italiani di Pescara.

Nella capitale tedesca il polivalente villaguardese (casacca Atletica Lecco) si è classificato decimo con il personal best di 7.949 punti che vale il quarto posto all time del ranking nazionale e il miglior risultato di un azzurro dal 2006. Ma per lui il 2018 è stato pure condizionato da qualche infortunio e una tendinite l’ha fermato quando, al Nuovo Stadio Adriatico di Pescara, stava avviandosi verso la conquista dell’ennesimo scudetto oltre che poter firmare l’ambo, dopo aver vinto l’eptathlon (5.517 punti) al palasport di Padova, già riuscitogli nel 2018. Nonostante tutto per Cairoli un anno da ricordare in ogni senso essendosi confermato il nostro numero uno delle prove multiple.

Per il triplista Fabrizio Schembri (classe 1981) da evidenziare l’inatteso, quanto piacevole, momento del 17° scudetto di una lunga, bella, logorante carriera. Ormai, quasi al termine di una stagione rarefatta di risultati significativi, il carabiniere di Rovellasca ha tirato fuori un sorprendente 16,60 all’ultimo tentativo elevandosi sopra di tutti.

Alti e bassi per lo sprinter Federico Cattaneo. Ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona (Spagna) ha conquistato la prima medaglia internazionale (bronzo nei 100) e poi l’ha colorata d’oro con il successo in 4x100 correndo la prima frazione.

Agli Europei non ha superato le semifinali e, dopo aver ben lanciato la staffetta, essa è stata squalificata in finale per cambio fuori settore fra il secondo (Eseosa “Fausto” Desalu) e terzo frazionista (Davide Manenti) rendendo nullo lo spunto di Filippo Tortu (recordman dei 100 subentrando all’indimenticabile Pietro Mennea).

Dopo aver ceduto lo scettro nazionale dei 100 (giunto 4°) lo sprinter di Rovellasca si è consolato con l’alloro della 4x100 e alcuni risultati di indubbio valore lasciando alla Riccardi Milano (ora fa parte dell’Aeronautica Militare) un buon ricordo e anche l’argento della 4x1 giro ai tricolori indoor di Ancona.

Al coperto da registrare il bronzo dei 60hs di Micol Cattaneo (Carabinieri) che con 25 scudetti ha illuminato, e praticamente chiuso a 36 anni, una presenza iniziata nel 1993 che l’ha vista protagonista agli appuntamenti internazionali più importanti, fra i quali spiccano le Olimpiadi di Pechino.

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