Caja in vista del derby contro Cantù
«Fatto il massimo, siamo pronti»

Le considerazioni dell’allenatore di Varese in vista della sfida di domenica a Desio.

Il derby tra Cantù e Varese si giocherà domenica alle 17 a Desio e a proposito di questa sfida ecco le considerazioni di Attilio Caja, coach dell’Openjobmetis: «Da parte nostra dovremo rimanere il più compatti possibile riducendo al minimo gli errori perché in un derby ogni possesso può essere decisivo o per la vittoria o per la sconfitta. Ci siamo preparati per fare la nostra miglior partita, forti della fiducia che deriva dalle ultime vittorie contro Roma e Venezia ma anche da quanto di buono è stato fatto, nonostante la sconfitta, contro Reggio. Alla fine solo una squadra avrà la meglio, ma noi siamo consapevoli di esserci preparati bene e di aver fatto il massimo per essere pronti».

Ma l’allenatore biancorosso amplia l’orizzonte: «La prima cosa che mi viene in mente a proposito del derby contro Cantù è il divieto della trasferta che è stato impartito ai nostri tifosi. Ritengo che soluzioni come queste siano superficiali; la repressione non è il modo giusto di risolvere i problemi, anzi, mette in risalto una certa incapacità di risolvere i problemi. Questo discorso vale per tutte le società e per tutte le tifoserie, non solo per noi. Così facendo si va a penalizzare non solo le persone, che non hanno la libertà di uscire di casa per seguire la propria squadra, ma anche le realtà sportive, che fanno importanti sacrifici per garantire uno spettacolo. Partite come i derby sono l’essenza dello sport; anche per noi professionisti che andiamo in campo ogni giorno per fare del nostro meglio per condividere gioie e delusioni con i tifosi. Giocare in palazzetti vuoti non è la stessa cosa. Ritengo che ognuno di noi, ognuno per i propri compiti, debba fare del proprio meglio; e tra il meglio che si possa fare, sicuramente, non esiste la repressione, cosa che non appartiene ad un mondo civile».

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