Arrigoni scaccia i dubbi
«Il Como non è appagato»

Dopo la sconfitta con la Spal, parla il centrocampista

Faccia scura, Tommaso Arrigoni ha certamente vissuto post partita migliori nel corso della sua carriera. Stavolta, prevale un po’ di rabbia. Per la sconfitta, per la prestazione e per un traguardo come i playoff a cui lui, personalmente tende. E che dopo Como-Spal vede un po’ allontanarsi. La cosa non gli va troppo giù: «Non diciamo che siamo appagati, non è una possibile scusante. In campo c’erano cinque-sei giocatori dell’anno scorso, ci stiamo giocando tantissimo dopo essercelo guadagnato. Ogni partita in serie B non è un sogno ma è un mattoncino che arricchisce la nostra carriera. E poter provare a giocare per i playoff sarebbe una grande occasione per tutta la squadra, magari unica: credo che possiamo dare tutti qualcosa in più nel lottare per un obiettivo».

La partita è nata storta, il Como non è mai apparso all’altezza di poter competere contro una Spal che, invece, ha girato a pieno regime esprimendo un ottimo calcio. Tante le possibili cause. Gattuso parla di stanchezza, Arrigoni è d’accordo ma con qualche sfumatura differente: «Posso essere d’accordo con il mister perché abbiamo giocato tanto in questo periodo, ma la stanchezza non può mai essere un alibi: tutti quelli che hanno giocato potevano benissimo affrontare questa, ma non c’è stata competizione, fin da subito. E così non va bene. Io? Ma certo, sono un po’ stanco, come tutti. Però sto bene, tutto sommato credo di aver corso come sempre».

Se la stanchezza non può essere una scusante («anche gli avversari hanno giocato tanto», sottolinea il centrocampista del Como), cos’ha influito in questa prestazione al di sotto degli standard tipici di questa squadra? «Anche la qualità degli avversari, di cui bisogna tenere conto. Ne hanno davvero tanta e l’hanno dimostrato con il loro predominio, mentre noi siamo andati in grande difficoltà nella fase difensiva».

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