Arriva il Pisa, ma è il Como che pende

La partita Questo Como-Pisa è tante cose. E’ la prima partita del 2023 al Sinigaglia, ma tante altre cose, Anche la sfida Longo-D’Angelo

Questo Como-Pisa è tante cose. E’ la prima partita del 2023 al Sinigaglia, per esempio, la prima gara in casa del girone di ritorno. E’ la partita in cui il Como deve dimostrare che Cagliari è stato un incidente, dopo un periodo in cui tutte le indicazioni erano buone, soprattutto quelle legate ai risultati. E’, anche, una gara in cui potrebbe davvero cominciare a vedersi un po’ di più l’effetto del recupero di giocatori importanti che invece sono mancati nella prima parte di stagione, o comunque hanno potuto dare poco. Parliamo di Fabregas e di Baselli, il cui peso all’interno della rosa di Moreno Longo è ancora tutto, o quasi, da capire, per vari motivi.

Ed è, se ne parla ampiamente a parte, anche una sottile sfida a distanza tra l’allenatore del Como e quello che avrebbe potuto esserlo. Un altro aspetto che non lascia il tempo che trova, anzi. Se le cose andassero bene per il Como, per la società e per il mister sarebbe un importante motivo di soddisfazione in più.

Che il Pisa non sia un avversario comodo è persino superfluo ricordarlo: stiamo parlando del secondo miglior attacco del campionato e di una squadra che dalla settima giornata, cioè da quando è arrivato D’Angelo in panchina, è la migliore dopo la capolista Frosinone. Una serie positiva di tredici partite, interrottasi solo la settimana scorsa con la sorprendente sconfitta casalinga con il Cittadella. Un ko che forse non favorisce il Como, dal momento che i nerazzurri avranno un desiderio immediato di riprendersi. L’ultima sconfitta del Pisa fuori casa risale alla quarta giornata sul campo del Sudtirol.

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