C’è Como-Cittadella: gli azzurri cercano il bis

La partitaDopo il successo di Terni, la squadra di Longo cerca conferme

Il prossimo passo, dopo quello della prima vittoria in trasferta, deve essere quello di ottenere due successi consecutivi. Cosa che il Como non è ancora riuscito a fare, ma che mai come ora potrebbe essere utilissimo. Perché se la vittoria a Terni ha portato la squadra di Longo dopo mesi a salire oltre la penultima posizione, un successo nella partita di lunedì potrebbe portarla per la prima volta completamente fuori dalla zona retrocessione.

A pari punti

E il primo requisito necessario perché questo avvenga è proprio battere il Cittadella, che in questo momento è a pari punti con il Como. Sarebbe un successo doppio, insomma. Non impossibile in un momento in cui i biancazzurri si stanno risollevando e i veneti, invece, sembrano decisamente in crisi.

«Ma proprio per questo è il peggior avversario che potremmo incontrare adesso – dice Moreno Longo -, anche perché è l’ultima gara prima di una sosta lunga. E sarà dunque un risultato che influirà sulle settimane successive».

Il suo Como, però, sta piuttosto bene, nonostante le assenze siano ancora tante. «Forse recupereremo Cerri e potrebbe riaggregarsi Fabregas, ma lo sapremo solo dopo gli ultimi allenamenti. Al momento su di loro non abbiamo certezze».

Più tutti gli altri che non torneranno, e dunque la situazione resta delicata da questo punto di vista. Ma lo era anche a Terni, e tutto è andato al meglio. «Dovremo essere feroci nell’approcciare questa partita, del Cittadella ho molto rispetto. Prima di queste tre sconfitte, ha vinto a Genova con merito, è una squadra con una forte identità. Noi dovremo riuscire ad avere un grande atteggiamento. Può essere la svolta positiva per noi? La cosa più importante è mantenere la continuità, sempre. E per ora nelle ultime sette gare abbiamo ottenuto sei risultati positivi, quindi si può essere abbastanza soddisfatti. Però ci mancano le due vittorie di seguito e questa è un’opportunità da sfruttare. Che potrebbe avvalorare ancora di più quello che stiamo facendo e aiutarci a guardare la situazione in modo un po’ diverso. Ma restiamo concentrati sul presente».

Difficileparlare di possibile formazione, a Terni ci sono state però indicazioni importanti su più soluzioni alternative, anche operabili con i cambi.

Facile, per esempio, pensare ad Ambrosino. «un giocatore che in questo momento valuto in grado anche di potersi ritagliare un posto da titolare. E che ha dimostrato di potersi adattare anche nel ruolo dietro le punte».

Blanco e Parigini

Non ci fosse Cerri, dunque, potrebbe essere proprio il giovane attaccante quello destinato stavolta a supportare Mancuso e Cutrone. Ma in corsa ci sono anche Blanco e Parigini. «Nonostante le assenze, le possibilità di scelta ci sono. Ci sono reparti più in difficoltà di altri, ma resta comunque una rosa di qualità con validissime alternative».

Si sta per chiudere la prima metà di stagione, e ci sono diverse considerazioni da fare. Sull’equilibrio di questo campionato che secondo Longo «durerà per tutta la stagione, anche se qualcosa potrebbe cambiare con il mercato di gennaio».

Altre due panchine saltate, a Cagliari e a Brescia. Quest’anno è davvero un record, «ma non è per me una sorpresa. All’inizio della stagione era preventivabile, con tanta qualità e tante ambizioni si poteva pensare che la pazienza per molte società sarebbe durata poco. Un ulteriore segno del grande equilibrio di questa serie B».

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