Como e Cosenza, nessuna differenza

Calcio B Il borsino delle otto squadre invischiate nella lotta per la salvezza: Cittadella e Benevento in forma. L’avversaria di sabato prossimo al Sinigaglia è ultima, ma nel ritorno ha ottenuto gli stessi punti degli azzurri

Il confine è sottile. La linea che delimita le squadre che effettivamente possono considerarsi rivali dirette del Como è la fotografia di una situazione che potrebbe facilmente cambiare nell’arco di un paio di settimane, specie nella zona centrale della classifica.

È interessante però in questo momento tastare il polso a chi sta lottando con la squadra di Longo per uscire dalla zona retrocessione o per allontanarsene il più possibile. Tra l’altro, quattro di queste squadre – Cosenza, Perugia, Benevento e Venezia – saranno avversarie molto prossime del Como. E quanto bisogna effettivamente preoccuparsi?

Da quota 23 a 30

Se vogliamo estendere la zona calda almeno a otto squadre – di cui si salveranno direttamente tre, e una quarta vincendo lo scontro playout – oggi bisogna prendere in considerazione le squadre che stanno tra i 30 punti del Cittadella e i 23 del Cosenza. Un gruppo in cui c’è chi sta benissimo, chi sta malissimo e chi sta così così.

Tra chi sta meglio c’è sicuramente il Cittadella, che il Como aveva battuto e superato in classifica a Santo Stefano, lasciando indietro di tre punti proprio i veneti e il Perugia, l’altra squadra che invece ora è tra quelle più in salute. Il Cittadella è al terzo posto nella classifica generale del girone di ritorno, ha raccolto undici punti in sei partite, sabato è riuscita a recuperare dallo 0-2 al 3-2 contro la Reggina, insomma sta benissimo. E il Perugia pure, di punti in queste sei gare ne ha fatti dieci e segna tanto, è l’attacco più prolifico del girone di ritorno insieme a quello del Frosinone, dodici gol, una media di due reti a partita. Avversario pericolosissimo.

Non sta male neppure il Venezia, otto punti in sei partite. La squadra di Vanoli è in ripresa, anche se non ha ancora trovato lo scatto decisivo: due vittorie, due pareggi e due sconfitte in questo inizio del ritorno.

Poi c’è il Cosenza, che sabato sarà al Sinigaglia, e che è un avversario meno semplice di quanto possa sembrare, perché in queste sei partite del girone di ritorno di punti ne ha raccolti sei, esattamente come il Como. E nello stesso modo, cioè con una vittoria, tre pareggi e due sconfitte. C’è da dire però che i calabresi hanno giocato quattro gare su sei in casa, e che hanno perso entrambe le trasferte.

Cambi di panchina

Poi ci sono Spal e Benevento, che tanto bene non stanno di sicuro. Tutte e due le squadre sono al terzo allenatore, ma gli effetti di questi ulteriori cambi – non si sono ancora visti. Stellone è in Campania da due partite, ha perso a Cagliari e vinto con il Brescia – che perde da sei gare -, Oddo ha giocato per ora solo con il Como, pareggiando.

Sono comunque, sia Benevento che Spal, squadre che non si vede per ora come possano superare il Como. E poi c’è il Brescia, che è in una crisi pesantissima. Sei sconfitte di fila , un solo gol fatto in sei partite e undici subìti, un crollo sorprendente. Al momento è la prima candidata alla caduta in C, visto il trend. Ma attenzione, Cellino cambierà ancora allenatore e il Brescia ha comunque solo tre punti meno della quota salvezza.

In quanto al Como, lo stato di salute lo determineranno queste prossime gare:basterebbe già battere il Cosenza e fare risultato a Perugia, tra sabato e il prossimo mercoledì, per disegnare un quadro clinico decisamente più rassicurante.

© RIPRODUZIONE RISERVATA