Como e la B come Bellemo
«Nello spogliatoio parlo il giusto»

Il capitano è stato il vincitore del premio Cuore azzurro

Più che di sorpresa, lui preferisce parlare di soddisfazione. Alessandro Bellemo, capitano del Como, comunque la si voglia guardare è stato uno dei protagonisti assoluti di questa stagione in serie B, così come lo era stato l’anno prima in C.

E sentendolo parlare l’altra sera, da vincitore del premio Cuore azzurro messo in palio da E’sport Como, si è anche capito bene perchè mister Jack Gattuso, seduto al suo fianco, lo abbia scelto nel ruolo che fu anche suo, con la fascia al braccio.

«La mia caratteristica - ha raccontato Bellemo - è quella di essere capitano soprattutto con l’atteggiamento in campo. Nello spogliatoio penso di parlare il giusto, quando serve, ma sempre in maniera composta». Non tanto diverso da Gattuso, in questo senso, e infatti «con il mister abbiamo un ottimo rapporto, ci diciamo tante cose e insieme sistemiamo quello che non va».

Che non è poi stato molto, in realtà. «Perché fare il capitano di questo gruppo non è mai stato difficile. Problemi veri e propri non ce ne sono mai stati, magari disguidi, momenti meno facili».

E pensando a questa stagione Bellemo pensa soprattutto all’inizio. «Non che non avessimo fiducia in noi, ma ci mancava la vittoria, ne avevamo bisogno. Per questo se devo indicare un momento importante della stagione dico Brescia, quel successo ci ha cambiato il percorso, era quello che aspettavamo».

Percorso

Il suo percorso personale, invece, di intoppi non ne ha avuti praticamente mai. «Mi sono sentito subito adeguato a questa categoria, e non era scontato. Però sì, un conto è la convinzione, un altro la prova del campo. La cosa che più mi ha sorpreso sono stati i gol, quelli sì. Ma se dovessi definire in una parola la mia stagione, più che sorpresa direi soddisfazione. Quella di poter cominciare a godere i frutti dei tanti sacrifici fatti sin da bambino, quella di vedere mio padre gioire per un mio gol...».

Il capitano parla anche dei compagni, soprattutto di uno, unito nel suo stesso percorso dalla serie C. «E’ stata una grande stagione per tutti, e potrei fare tanti nomi. Ma se devo indicare una sorpresa dico Solini, che ha fatto un’annata strepitosa. Un po’ la mia stessa scommessa, ed è andata benissimo. E’ un giocatore fortissimo mentalmente, avanti anni luce di testa. Sono legato particolarmente a lui, come a tutti i ragazzi del gruppo storico. Per tutti noi questo campionato è stata una soddisfazione enorme».

Volontà

Gattuso ha sottolineato la grande forza di volontà del suo capitano, «ci ha messo veramente tanto di suo. Ho imparato a conoscerlo già dall’inizio, quando ero nello staff, mi piace come riesce a dare valore a tutto quello che fa anche nel lavoro quotidiano. Se ha fatto la stagione che ha fatto è perchè ha voluto farlo, ha saputo capire di non accontentarsi mai».

Bellemo ha parlato anche del suo rapporto con Como, «una città che ho imparato a conoscere meglio soprattutto quest’anno, ed è una città speciale. Mi fa piacere quando vengono a trovarmi i miei famigliari, perchè dico sempre loro che è un posto bellissimo». E poi, il rapporto con i tifosi. «Mi ha colpito tanto la partecipazione alle trasferte, anche a Reggio Calabria dove non ci giocavamo più niente e arrivavamo da tre sconfitte. Sono stati un appoggio e uno stimolo importantissimo in ogni occasione».

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