Como, festa con Rapinese: «Stadio? E’ l’ora»

Presentazione L’aperitivo per presentare la tre giorni di feste (da domani a domenica) a Sant’Abbondio, per 115 anni del Como, ieri sera in centro, al Bar Argentino

L’aperitivo per presentare la tre giorni di feste (da domani a domenica) a Sant’Abbondio, dedicate ai 115 anni del Como, era ieri sera in centro, al Bar Argentino. Il banchetto, le maglie celebrative, il discorso dei tifosi-organizzatori, i sindaci tifosi (Fabio Galli di Pusiano, Simone Moretti di Olgiate, Giacomo Morelli di Rodero), tutto bello e simbolico. Ma la scena se l’è presa lui, Alessandro Rapinese, neo sindaco di Como alla prima uscita ufficiale del suo mandato. E non è detto che gli organizzatori fossero scontenti. Anzi.

Perché Rapinese ha voluto dare un segnale di operatività, in mezzo ai tifosi, su un tema che sta cuore ai supporters, ma anche alla città tutta: quello dello stadio. «Il tempo delle chiacchiere è finito - ha detto, riferendosi ai decenni precedenti -: adesso è il momento di fare. Ribadiamo che lo stadio è un tema che ci sta a cuore e che l’interlocutore è serio e che le basi per parlarne ci sono». Scrolla i whatsapp del telefonino, mostra il messaggio di complimenti di Ludi. Prende la palla al balzo, lo chiama, si parlano. Poi, chiusa la comunicazione dice: «Ci vedremo da qui a fine settimana (potrebbe essere anche stasera, ndr). La concessione lunga? Non è un problema. Piuttosto bisogna vedere come si redige il contratto. La differenza la fa il testo...». Passa in rassegna gli argomenti annosi: «Il Como rappresenta il circenses che va abbinato al panem. Non parlerei di sport, quello per me è quello educativo dei ragazzini. Qui è lo spettacolo, che è necessario in una città come Como. Mi piacerebbe che il Comune avesse 40 giorni di manifestazioni a sua disposizione. L’area? Su quello servono riflessioni, tema complesso e delicato. Cominciamo con lo stadio. Non vedo perché non crederci. I diritti dei tifosi vanno tutelati come quelli dei residenti». E si spinge più in là: «Mi piacerebbe coinvolgere il Como anche in un discorso legato al palazzetto del ghiaccio. Il calcio femminile? Ho le idee chiare, ma non è il momento di parlarne».

Poi ha giocato con i tifosi: «Sono interista? Sì, ma a Inter-Como tifo Como. Mi abbonerò e lo farò in curva, di tasca mia».

Alessandro Giummo dei Pesi Massimi ha preso la parola: «Avere qui l’amministrazione è una bella notizia e ci auguriamo che sia l’inizio di un rapporto nuovo tra Comune e squadra». E dopo i ringraziamenti a Elena Negretti («se la festa si fa è anche merito suo»), ha riassunto: domani alle 21 presentazione della squadra, sabato all 9.30 camminata Balducci dallo stadio; domenica dibattito ultrà. Poi museo, musica e cibo: te giorni di festa. Per i 115 anni. Auguri.

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