Como, la maglia Duomo
che porta fortuna

Il Como ha indossato questa maglia soltanto tre volte, sempre in trasferta. E sono state tre vittorie speciali

E pensare che a vederla, quando fu presentata alla fine di settembre, qualcuno avrà perlomeno scosso la testa.

Eppure quella maglia nera così lontana dalla tradizione del Como, così vicina invece alle nuove tendenze di marketing e merchandising, qualcosa di speciale deve averlo. E nel calcio queste cose contano, anche più delle tradizioni.

Studiata per dare un risultato cromatico particolare, con le variazioni di grigio ispirate al marmo del Duomo di Como, il marmo di Musso. Ispirandosi in particolare all’effetto visivo della cattedrale cittadina di notte. Ed è in effetti una maglia originale, assolutamente nuova per il Como, anche se già negli anni scorsi ci sono state divise di gioco scure.

Ma la particolarità non sta solo in questo, bensì in qualcosa di più importante. Il Como ha indossato questa maglia soltanto tre volte, sempre in trasferta. E sono state tre vittorie. Nemmeno vittorie qualsiasi, tra l’altro.

L’esordio della maglia è stato a Brescia, dove il Como ha stravinto per 4-2. Prima vittoria del campionato e momento di svolta della stagione, perché da quel successo è nata la serie positiva che ha portato il Como a metà classifica, togliendolo di fatto quasi da subito dalla lotta salvezza. Ce la ricordiamo bene quella apparizione della maglia in una giornata in cui il Como avrebbe dovuto essere vittima sacrificale e invece portò a casa un successo per lo meno inatteso e tra l’altro meritato, contro una bg del torneo.

La seconda volta è stata a Frosinone, altra partita da ricordare. Prima vittoria del 2022 e del girone di ritorno dopo una fase non brillantissima a livello di risultati. Vittoria inaspettata su un altro campo difficile, impreziosita da uno dei gesti tecnici che più resteranno nella memoria dei tifosi, il colpo dello scorpione, il gol di tacco di Gliozzi. Un colpo di marketing mica da ridere, tra l’altro: perché quel gol è stato visto e rivisto dappertutto su scala nazionale e oltre. Anche in questo caso, una vittoria utilissima che ha fatto poi da traino a quella successiva, con il Cosenza, sette punti in una settimana, altro momento cruciale per la classifica.

E poi, terza volta, domenica a Perugia. Altro frangente delicato, con la squadra decimata e in emergenza. Una squadra che si era allenata in 8, poi in 9, poi in 12 negli ultimi giorni prima della partita, e con il pronostico assolutamente contro. Altro campo difficile e ancora un successo, arrivato dopo sei giornate senza vittoria, che di fatto è il timbro praticamente definitivo sulla salvezza. Ancora una volta con la terza maglia. Che sarà anche strana, ma addosso a questa squadra è bellissima.

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