Fabregas, dove sei? Ultima chance di avere il vero Cesc

Il personaggio Tre volte in panchina senza entrare. Non era mai accaduto nel corso del campionato. In Catalogna voci di ritiro, ma lui vuole giocarsela

Le lancette dell’orologio girano, il tempo passa, e restano solo nove giornate per sperare di vedere il vero Cesc Fabregas con la maglia del Como. Le ultime tre partite degli azzurri lo hanno visto fermo ai box, in panchina, senza mai entrare in campo. Non era mai successo che fosse escluso per tre partite consecutive per scelta tecnica. Un verdetto più pesante del solito, perché se all’inizio lo scarso e saltuario utilizzo andava di pari passo a una preparazione ancora non soddisfacente, adesso, sul tramonto del torneo, certe valutazioni rischiano di essere definitive. Quando, negli ultimi 270’ vedi sfilarti davanti Bellemo, Arrigoni, Iovine, Faragò e Da Riva, beh qualcosa vorrà pur dire. Eppure, al netto di come la si pensi sull’operazione Fabregas, resterebbe un peccato non aver potuto vedere un campione simile nelle migliori condizioni possibili, per la sua età. Fatto non assurdo, se si vede cosa in passato ha fatto gente come Nainggolan o Ibrahimovic.

Nel frattempo il periodico catalano “Sport” ha scritto che Fabregas avrebbe deciso di ritirarsi a fine stagione. Ci starebbe. Un po’, come ha sempre detto lui, deciderà la voglia che sentirà la mattina alzandosi dal letto. Un po’, certo, conterà da quante chances avrà di qui alla fine. E comunque, un Fabregas preziosissimo nel gestire palloni, ma meno nel ripiegare e correre in mezzo al campo, è anche logico che sia stato sacrificato per avere più energia in mezzo. Poi, quando il Como sarà salvo e si potrà concedere qualcosa in cambio di un po’ di classe, forse lo vedremo più spesso. Fabregas si ritira per davvero? Ad amici ha detto che lo scenario non è cambiato, rispetto a quello che ha sempre detto. Ha ancora un anno di contratto da giocatore prima di voler fare l’allenatore. Non ci sorprenderebbe una decisione, in una direzione o nell’altra.

Certo lo schemino che pubblichiamo qui a fianco, racconta la sua esperienza comasca nei particolari. Su 29 partite del Como, è partito titolare in 7 occasioni: in solo 2 occasioni ha giocato 90’ (a Cosenza e a Modena), mentre le altre 5 volte è stato sostituito a metà ripresa, tra il 17’ e il 30’. E’ stato ammonito 4 volte, una per proteste, ha fornito 2 assist (a Cutrone con la Spal e a Gabrielloni con il Cosenza). Delle 14 volte che è partito dalla panchina, 7 volte è entrato e 7 volte non è sceso in campo.

All’inizio della stagione era stato schierato dietro le punte, poi Longo ha cambiato modulo più volte e lo abbiamo visto sia in un centrocampo a due che play in un centrocampo a tre, il suo ruolo più naturale. Curioso che abbia smesso di giocare proprio quando il centrocampo ha cominciato ad essere a tre elementi. Sabato sarà squalificato Bellemo, Baselli è infortunato: potrebbe arrivare un’altra chance per Cesc. Per risalire a cavallo della tigre. O scendere.

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