Ganz ok sull’altro ramo
«Il Lario mi porta bene»

Dieci gol in sei partite, dodici gol in totale, tredici se gli fosse stato assegnata la rete con la Giana

Com’è strano vedere Simone Ganz con la maglia del Lecco. Ma la di là dei colori e delle rivalità, per chi prova affetto per il ragazzo protagonista di una promozione in B con il Como, non passa certo inosservato lo score delle ultime giornate: dieci gol in sei partite, dodici gol in totale, tredici se gli fosse stato assegnata la rete con la Giana (dato autogol). Il tutto dopo essere stato in discussione all’inizio della stagione, quando il presidente Di Nunno disse. «Abbiamo comprato un mezzo ciuccio che non fa gol».

Ganz era sul mercato, aveva segnato solo due gol, soprattutto poche presenze, era in crisi, nè Zironelli, nè De Paola (i due tecnici avvicendatisi sulla panchina del Lecco, quinto in C) gli davano spazio. Poi tutto è cambiato a Lecco-Triestina: gol a due giorni dalla chiusura del mercato, esultanza polemica, conferma in squadra, e l’inizio di una serie bellissima: due gol al Legnago, uno alla Pro Patria, uno al Fiorenzuola, uno al Padova, due al Mantova, due al Renate.

«Il Lario evidentemente mi porta bene - racconta Simone -: ho segnato oltre 50 gol in quattro stagioni su queste sponde. Forse una spiegazione ce l’ho: da bambino abitavo sul lago, quando mio papà giocava nell’Inter. Si vede che qualcosa è successo...».

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