Gattuso su Gabrielloni
«Un trascinatore»

«Servivano equilibrio e pazienza, sapevamo che ci avrebbero aspettati, concedendo pochissimo e così è stato»

Tutta una questione di interpretazione. Non si possono giocare nella stessa maniera due partite diametralmente opposte come quella di Frosinone e quella contro il Cosenza in casa. Lo sa bene Jack Gattuso che ammette candidamente: «Bisogna saper fare un po’ di tutto: soffrire quando serve, essere propositivi quando la situazione lo richiede».

Ci ha messo un po’ il Como a carburare e a trovare spazi contro il Cosenza, rinnovato con l’arrivo di Bisoli: «Servivano equilibrio e pazienza, sapevamo che ci avrebbero aspettati, concedendo pochissimo e così è stato. Gli spazi erano pochi, sapevamo che sarebbe stata una partita complicata. Ma girando palla, con tanto possesso, sapevamo che qualche varco si sarebbe aperto».

E, con una ripresa ancor più coraggiosa e giocata a ritmi più alti, si è materializzata una vittoria in casa che mancava da oltre tre mesi: «Una vittoria meritata, ottenuta soffrendo poco e, lo ammetto, che mancava. La classifica è certamente bella e premia un gruppo che è rimasto sempre compatto, anche nelle sconfitte: questa unità ci ha permesso di fare un bel salto. Tutte le partite sono importanti, alcune come questa lo sono di più per il nostro obiettivo. Aver battuto il Cosenza, in una partita per certi versi molto più complicata, dà ancora più valore alla vittoria a Frosinone e al punto ad Ascoli».

Tanti protagonisti, uno in particolare: «Sono felicissimo per Gabrielloni, è una doppietta strameritata, la volevamo tutti: lui, io, i compagni e i tifosi. Lui ha questa forza incredibile: quando entra è un trascinatore, per tutti e, specialmente in casa, il clima diventa duro per gli avversari. Come successo contro l’Ascoli, potrà giocare nuovamente anche dall’inizio».

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