Il Como convalescente è in ansia per Chajia. Già decisivo, ma fragile

Serie B Si attendono i risultati della diagnosi sul muscolo. Si spera in uno stop breve. Anche Vigorito in attesa. E Faragò, ormai guarito alla spalla, si rompe una mano

Como in attesa di verdetti. Non quelli del campo, stavolta. Ma verdetti medici. Perchè la vittoria con il Benevento ha lasciato due punti di domanda, sulle condizioni di Moutir Chajia e su quelle del portiere Mauro Vigorito.

Decisivo

Quello che Chajia può rappresentare per il Como lo si è già visto, nei pochi minuti in cui è stato in campo sabato, meno di mezz’ora, ma non solo. Anche contro la Spal era stata sua l’ispirazione per il gol di Ioannou, due chicche in mezzo a prestazioni di qualità, ancora troppo brevi per la necessità di recuperare dal lungo infortunio dell’anno scorso. Con il Benevento è stata la sua prima gara da titolare dopo quasi un anno, e gli effetti benefici sono stati immediati, grande la sua giocata per il secondo gol di Cerri. Poi, però, Moutir si è fermato di nuovo. Un problema muscolare sull’esterno di una coscia, ieri gli esami per valutarne la gravità. Oggi dovrebbe arrivare la diagnosi definitiva, sperando che non si tratti di un colpo duro. Non sarà certamente una situazione pesante come quella dell’anno scorso, ma perdere di nuovo il suo talento per le prossime partite è l’ultima cosa da augurarsi. Nessuno, per caratteristiche, in questa rosa può garantire le sue giocate.

Valutazioni in corso anche per Mauro Vigorito, uscito a metà gara per problemi al ginocchio. Ghidotti, subentrato, ha giocato un bel secondo tempo. E in questo caso, dunque, se Vigorito dovesse avere bisogno di uno stop più o meno lungo l’alternativa c’è. La scelta di Longo, però, si era velocemente indirizzata sul portiere più esperto, preferito a Ghidotti dopo la sconfitta di Cosenza. Ed era probabilmente una scelta abbastanza convinta, visto che il 5-1 di Modena non aveva viceversa avuto conseguenze. Anzi, l’idea era parsa quella di cercare di dare comunque continuità alla presenza tra i pali. Ora nella scelta potrebbe entrare anche il destino. Anche in questo caso, però, la diagnosi ufficiale non è ancora stata comunicata. Si saprà qualcosa di più oggi.

Mano rotta

Intanto, restando in tema di sfortune fisiche, certamente tra quelli che la sorte non sta aiutando c’è Faragò. Il centrocampista aveva risolto il problema alla spalla che lo aveva tenuto fuori causa per qualche partita.

Ma proprio in prossimità del suo possibile rientro si è fratturato una mano. Un contrattempo non da poco, che ha momentaneamente, e si spera per poco, tolto a Longo un altro giocatore che aveva avuto un buon inizio di stagione.

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