Il pagellone 2022 del Como
Facchin il top, Bellemo la guida

Uno per uno i protagonisti della cavalcata della squadra al primo anno di serie B

Si sarebbe potuto fare qualcosa di più? Forse. Ma questo Como ha fatto comunque tanto. E se il dieci e lode sarebbe potuto arrivare spingendosi oltre l’obiettivo dichiarato, c’è comunque un bell’otto pieno per essere riusciti a centrarlo. Superando anche diverse difficoltà.

FACCHIN - Del portierone si è detto già tutto. Per lui doveva essere una stagione tranquilla, di transito verso il ritiro. E’ stata eccezionale la sua capacità di trasformarla in una delle migliori della sua carriera. Nella classifica finale le sue mani pesano parecchio. 9.5

BELLEMO – È un fenomeno da studiare per la sua incredibile resistenza fisica, e questo lo si era già capito l’anno prima. Ma, soprattutto nella parte centrale del campionato, ha inanellato delle super prestazioni, da centrocampista completo e di alto livello. Oltre ai gol, cinque in B sono tanti per il suo ruolo. Non si poteva scegliere capitano migliore. 9

SOLINI – Senza di lui il Como sarebbe stato veramente nei guai. Sulla carta avrebbe dovuto essere non la primissima scelta, è stato invece il difensore centrale con più presenze. E gara dopo gara si è confermato uno dei migliori in assoluto. Una stagione davvero da grande protagonista. 8.5

CERRI – Riferimento essenziale per l’attacco e per tutta la squadra, inizialmente non del tutto apprezzato, gli si chiedevano più gol. Ma soprattutto nelle gare in cui è mancato si è compreso quanto invece servisse. E’ stato uno degli uomini chiave della stagione, pur non giocando con continuità per qualche problema fisico. 8.5

PARIGINI – Uno dei motori più brillanti per l’attacco del Como, a cui ha regalato qualità, splendide idee e due gol. Facile al cartellino, a volte limitato un po’ da questo, è stato comunque un protagonista molto positivo. Che ha lasciato anche l’impressione di poter fare ancora meglio. 8

VIGNALI – Meglio la prima parte di stagione della seconda, ma è stato un giocatore davvero efficace e tatticamente utilissimo per Gattuso. Non a caso dopo Bellemo è quello che ha totalizzato più minuti di gioco. Importante anche in chiave offensiva. 8

IOANNOU – Quella maschera che ha portato sul viso per metà stagione lo ha trasformato in una sorta di supereroe, agli occhi dei tifosi. Ha dato energia ed entusiasmo, oltre che diverse partite davvero efficaci. 7.5

CAGNANO – Una bella sorpresa, bravo ad adattarsi anche da centrale quando ce n’è stato bisogno. Poca scena, molta sostanza. 7.5

GLIOZZI – È stato il bomber da trasferta, l’autore dei gol più spettacolari. Si è ben adattato al turn over, alla fine una stagione pienamente positiva. 7.5

ARRIGONI – Altra certezza inossidabile, che ha aiutato tanto il Como anche quest’anno. Come nella stagione scorsa è partito dalla panchina conquistandosi il posto per meriti. E’ una delle anime della squadra di Gattuso, ma è anche un centrocampista che in B ci sa stare bene. 7.5

CHAJIA – Lo si è evocato in continuazione per tutto il girone di ritorno. Non come alibi, ma come rimpianto. Le premesse dell’andata erano state ottime, quell’infortunio di novembre non ha permesso di capire se si sarebbe confermato così per tutto l’anno. Ma ci sarà presto modo di scoprirlo. 7

IOVINE – Dove lo metti sta. Che sia panchina o qualsiasi punto del campo. Pur mettendo al bando la retorica del “giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere”, come si fa a non pensarlo? In B non può brillare come in C, ma ha dato tante volte una mano. Ed è stato suo il primo gol della stagione. Promosso, assolutamente. 7

SCAGLIA – Venticinque presenze da titolare fino all’infortunio. Ha giocato con sicurezza, ottima base di ripartenza per la difesa del prossimo Como. 7

LA GUMINA – Non si può certamente archiviare come negativa una stagione in cui ha segnato nove gol, che avrebbero potuto essere dieci se avesse tirato l’ultimo rigore. La resa complessivamente c’è stata, ha solo peccato un po’ di discontinuità. 7

BERTONCINI – Pur non giocando con continuità, ha risposto sempre bene anche nei momenti di emergenza, dimostrandosi un’alternativa assolutamente affidabile. 7

NARDI – Altra bella scoperta, un giocatore che sarebbe servito avere tutto l’anno, con il senno di poi. Qualità e quantità, è piaciuto molto. 7

GABRIELLONI – La sua media gol, tra minuti giocati e reti segnate, è praticamente identica a quella di La Gumina. La grande energia che ha dato ogni volta che è entrato in campo ha aiutato spesso la squadra, unita allo spirito positivo che ha sempre mantenuto pur restando in panchina. Ha capito il suo ruolo qual era, ed è un gran merito. 7

BLANCO – Ha lasciato una discreta impressione, è riuscito anche a segnare, va rivisto ma è certamente promosso in pieno. 6.5

GORI – L’infortunio gli ha rovinato la stagione, e poi lo ha fatto la salvezza già conquistata, che ha portato con sé troppi gol subìti. Non era partito male, però. 6

CICIRETTI – Troppe poche occasioni per giudicarlo appieno, ma la sufficienza se la merita. 6

KABASHI – Poco impiegato, non ha lasciato il segno. 5.5

VARNIER – Una stagione rovinata anche dai problemi fisici, sicuramente in difesa il meno convincente. 5.5

© RIPRODUZIONE RISERVATA