Longo e il super Como: «Più che il modulo ha contato la testa»

Intervista Si riparte dal secondo tempo con il Genoa: «Quando devi recuperare puoi fare cose speciali. Ora pensiamo al Bari, che è forte quanto i rossoblù»

Cinque giorni soli per recuperare energie, ma anche per non perdere quella spinta positiva che la grande rimonta sul Genoa ha lasciato nella squadra. E che, come dice Longo alla vigilia di un’altra gara difficilissima a Bari, «spinge ad andare oltre». Nel bene, come è successo nel secondo tempo di lunedì, ma anche con il rischio di perdere di vista il fatto che «la nostra classifica ha bisogno di punti, e dobbiamo sempre ricordarci la fatica che abbiamo fatto per arrivare qui. Partite come quella con il Genoa danno grande positività, a patto che non si perda di vista l’obiettivo».

Prestazione

Non si può però, anche a qualche giorno di distanza, non applaudire ancora quella che è stata «una prestazione che colloco certamente tra le nostre migliori. Frutto non solo di scelte tattiche ma anche di quella sorta di trance agonistica, di meccanismo mentale che si crea in situazioni come quelle, con una rimonta così difficile e importante da portare a termine, e che consente, appunto, di andare oltre i propri limiti e le proprie forze».

Le forze dovranno essere al massimo anche sabato, «e ci saranno valutazioni da fare anche in base a chi ha recuperato meglio». Il ’piano della gara’, così lo definisce Longo, sarà poi determinante per le scelte sugli uomini da mettere in campo. In una formazione che dovrebbe riproporre la stessa difesa, con Scaglia ancora squalificato, visto che «sono soddisfatto della partita di Canestrelli, ha giocato semplice, ha fatto bene e non era così scontato visto che non gioca da diverse partite».

Dunque, un non problema. Come non sembrerebbe essercene in attacco, visto l’ottima condizione di tutte e quattro le punte dimostrata con il Genoa. «Sono tutti e quattro molto forti, lo dico fin dall’inizio. Giocare con tre punte soluzione possibile? Lo abbiamo già fatto in altre gare prima di questa. Ma l’importante, quello che fa la differenza, è come si fanno le cose, più della tattica e di tutto il resto. Io agli attaccanti non chiedo solo il gol, ma chiedo quello che lunedì ho visto, una grande partecipazione al gioco. E sono contentissimo anche che chi subentra lo faccia nel modo che abbiamo visto».

Qualcosa potrebbe cambiare invece a centrocampo, ferme restando le assenze di Baselli e Fabregas, e un dubbio ancora forte sulla possibile presenza di Chajia, che non sarà comunque in condizioni ottimali. Stavolta potrebbe riposare Iovine, che non giocava dall’inizio da molto tempo, «è stato molto bravo, ma ha speso anche tanto».

Difficile

Che cosa ci si può realisticamente aspettare da questa partita di Bari? «Sappiamo bene che tipo di gara sarà, a che livello di difficoltà, anche ambientale. Loro hanno anche la forza di un gruppo che lavora insieme da tempo, un attacco molto forte, un pubblico che regala un entusiasmo eccezionale. Noi a questo dobbiamo opporre le nostre qualità, la convinzione e la consapevolezza di potercela giocare con tutti, e lunedì ne abbiamo avuto un’altra dimostrazione». Ma della rimonta con il Genoa è meglio anche un po’ dimenticarsene, secondo il mister. «Io dico che è sempre meglio ragionare come se si fosse perso, pensando che tutto sia da riconquistare ogni volta».

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