Macché Como in vacanza: «Vincere»

Partita La distanza dai playoff è di due punti. Dopo tanta sofferenza a tiro delle pericolanti, adesso si può andare in campo guardando finalmente davanti

Il Como domani gioca a Cittadella, dopo aver conquistato la salvezza. La questione legata al mettersi in una posizione di sicurezza è stata talmente sfibrante, soprattutto a livello psicologico, che potrebbe essere logico aspettarsi un Como demotivato. Ma ci sono almeno tre buone ragioni per cui non dovrà essere così. E ve le raccontiamo.

Playoff - La distanza dai playoff è di due punti. Dopo tanta sofferenza a tiro delle pericolanti, adesso si può andare in campo guardando finalmente davanti e non dietro. I due punti di distacco dall’ottava posizione impongono massimo impegno e una partita votata all’attacco. Senza cali di tensione.

Società - La società in queste ore parlerà chiaro alla squadra. Ci si aspetta una prestazione al massimo delle potenzialità, perché se ci fossero anche 6 o 7 possibilità su cento di qualificarsi, nel caso che succedesse la combinazione di risultati utili necessari a favorire gli azzurri, si vuole evitare la beffa di doversi mangiare le mani nel caso non fosse sfruttata questa chance. Poi va da sè che la partita andrà giocata, e non sarà facile. Ma la società chiederà il 100% anche per rispetto dei tifosi del Como e delle regolarità del campionato.

Test tattico - Ma la partita di Cittadella è anche uno sguardo al futuro. Longo sa perfettamente che la società per l’anno prossimo, senza il problema di una ricostruzione dei cocci lasciati dal caso-Gattuso, si aspetta un calcio più coraggioso e offensivo. Centrata la salvezza, il tecnico potrebbe dare un segnale schierando uomini e modulo più offensivi. Chajia, per esempio, potrebbe essere schierato titolare (al netto di uno stato di forma non ancora al 100% e qualche chilo da smaltire), proprio sul quel campo dove un anno fa il Como giocò la prima partita senza di lui, con La Gumina che sventolava la maglia numero 7 in segno di omaggio. Vederlo dall’inizio sarebbe come chiudere il cerchio di una triste vicenda, quella del suo grave infortunio, e lasciarsela definitivamente alle spalle.

I tifosi hanno già acquistato 500 biglietti, che sono una cifra molto alta, se si considera che si gioca in serata di un giorno infrasettimanale. Questo dà la misura di quanto la gente creda nei playoff ma soprattutto della voglia di vivere dal vivo l’ultimo atto del campionato, che al di là delle sofferenze e dei problemi, ha indubbiamente contribuito a cementare e allargare il rapporto tra la squadra e la sua gente. E questo aspetto è certamente una responsabilità in più sulle spalle dei giocatori.

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