Mercato del Como, attenzione alla difesa

Trattative Lo abbiamo visto quest’estate, il Como dal mercato sa tirare fuori anche colpi a sorpresa senza far trapelare nulla o quasi

Lo abbiamo visto quest’estate, il Como dal mercato sa tirare fuori anche colpi a sorpresa senza far trapelare nulla o quasi. Come sarà dunque questa sessione invernale lo si scoprirà solo alla fine di questo mese di gennaio, che per qualche squadra di serie B si è già aperto con diversi movimenti in programma per poter ripartire tra dieci giorni con qualche rinforzo nuovo a disposizione.

Il Como sembra avere meno fretta, rincuorato anche dal fatto che nelle ultime settimane la squadra sia decisamente migliorata. Per di più sono in vista anche alcuni possibili rientri in gruppo di giocatori infortunati, non c’è dunque una necessità impellente di chiudere buchi o di risolvere problemi urgentissimi. Anche se è chiaro che per affrontare il girone di ritorno con l’obbligo di fare meglio che nella prima parte e con una classifica assolutamente da risalire c’è comunque la necessità, e anche l’intenzione, di fornire a Longo quantomeno delle forze in più per evitare qualsiasi problema.

La prima certezza è che debba arrivare un elemento in più per la difesa. Reparto che è certamente migliorato, anche a livello di crescite di rendimento individuali, ma che, anche nell’ottica di potersi schierare a tre come accaduto nelle ultime due partite, manca di alternative. Per due motivi, sostanzialmente: l’infortunio occorso a Solini, che purtroppo non rientrerà a breve, e il mancato impiego di Delli Carri, che non è mai sceso in campo né prima né dopo l’arrivo di Longo. I centrali dunque di fatto sono tre: Scaglia, Odenthal e Binks. Ne serve un quarto, per quanto nel ruolo possa eventualmente adattarsi Cagnano. Delli Carri invece dovrebbe partire, si parla di un interessamento nei suoi confronti da parte del Padova. Volendo essere proprio al completo, si potrebbe pensare anche a un esterno destro in grado di sostituire Vignali all’occorrenza. In quel ruolo, però, è comunque adattabile anche Iovine, che sta per rientrare.

Anche in mezzo al campo potrebbe arrivare un rinforzo. Qui il discorso si interseca anche con la situazione di Baselli – quando rientrerà e in che condizioni? - e su come si intende gestire Fabregas in questa seconda parte di stagione. Arrigoni, Bellemo, Da Riva, Faragò e ora il rientro di Iovine: la coperta non è cortissima ma qualche alternativa in più, specie visto quel paio di situazioni un po’ incognite, di sicuro male non fa con tutto quello che si dovrà affrontare in questi prossimi mesi.

Sull’attacco, invece, le necessità sembrano meno impellenti. Ora che si è cominciato a giocare sia con tre attaccanti che con due punte e un trequartista, ora soprattutto che si è cominciato a segnare un po’ di più, ci sono diverse soluzioni valide. Specie se al gruppo, speriamo più prima che poi, si aggiungerà anche Chajia. Detto poi che gli attaccanti forti ovviamente non saranno messi sul mercato, è probabile che il reparto possa restare così com’è.

Intanto, la squadra sta riprendendo a lavorare e già in questi giorni si avranno indicazioni in più su chi ci sarà da subito e chi no. Anche questi segnali potrebbero contare per il mercato.

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