Pierozzi: «Sono qui anche per il mister»

Novità «Sì, è stato lui a chiamarmi per portarmi qui. Io ho molta fiducia in lui, al di là delle sue idee di gioco che sono comunque adatte a me»

E’ sicuramente una storia particolare quella di Edoardo Pierozzi, anche se per il calcio non è una novità assoluta: due fratelli gemelli che giocano nella stessa categoria. Lui, ora, con la maglia del Como. Niccolò con quella della Reggina.

Cresciuti insieme nel settore giovanile della Fiorentina tra l’altro giocando entrambi da esterni, è stato proprio Edoardo quello che per primo ha lasciato i viola. Lasciato temporaneamente, perché sia lui che il fratello sono ancora giocatori della Fiorentina in prestito. Edoardo a 19 anni ha esordito in C con la maglia della Pistoiese, ed è stata subito una buona stagione, trentatre presenze e due gol. L’anno scorso l’esordio in B, nell’Alessandria guidata da Moreno Longo. Ed è proprio grazie a quell’incontro che oggi Pierozzi è diventato un giocatore del Como.

«Sì, è stato lui a chiamarmi per portarmi qui. Io ho molta fiducia in lui, al di là delle sue idee di gioco che sono comunque adatte per le mie caratteristiche mi piace la sua convinzione, la sua determinazione». In realtà, racconta Pierozzi, «il primo contatto ci fu quando il Como venne a giocare a Palermo, in quell’occasione mi fu prospettata l’ipotesi di trasferirmi al Como. Poi, parlando con il mister, mi ha spiegato il suo modo di giocare di quest’anno, con la possibilità per me di avere spazio». Pierozzi, difensore esterno destro, ha spesso interpretato anche la fase più avanzata, a centrocampo. «L’anno scorso ad Alessandria giocavamo con un 3-5-2 o 3-4-3, il mio ruolo era quello».

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