Una serie B Mundial: i tre campioni del 2006 al comando

La coincidenza Tre campioni del mondo sul podio della serie B. Fabio Grosso, Filippo Inzaghi e Alberto Gilardino,

Li manda Marcello Lippi. Tre campioni del mondo sul podio della serie B. Fabio Grosso, Filippo Inzaghi e Alberto Gilardino, tre nomi che hanno fatto la storia del nostro calcio e che oggi la stanno rifacendo sulle panchine.

È una delle caratteristiche più particolari di questo campionato, perché mai come quest’anno si è visto un torneo con così tanti ex giocatori di altissimo livello nel ruolo di allenatori.

Cinque allenatori su venti, un quarto del totale di questa serie B, hanno alzato la coppa a Berlino nel 2006: ci sono anche Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi, quest’ultimo alla sua prima esperienza da tecnico. Un fatto che non ha precedenti.

Essere stati grandi giocatori non significa necessariamente essere grandi allenatori. Ma qualcuno di loro sta evidentemente dimostrando che una cosa non esclude l’altra.

Pippo Inzaghi, che da calciatore ha vinto praticamente tutto - Mondiale, due Champions League, tre scudetti, la Coppa Italia, tre supercoppe italiane e due europee, un mondiale per club e gli Europei under 21, titolo di capocannoniere in A –, a 49 anni in panchina ha avuto sinora un percorso già ricco di soddisfazioni.

Dopo le giovanili rossonere e l’esordio non brillantissimo sulla difficile panchina del Milan, decimo in A, ha vinto due campionati: in serie C con il Venezia nel 2017 e due anni dopo, nel 2020 in serie B ha stravinto con il Benevento. Le sue squadre, come lui, segnano sempre tanto: la sua Reggina, insieme a Bari e Pisa, è la squadra che ha fatto più gol, trenta.

Dopo il rigore che ha sancito la vittoria mondiale, Fabio Grosso, che ora ha 45 anni, da giocatore ha vinto due scudetti, con Inter e Juve, e un campionato francese con il Lione. Da allenatore, però, non ha ancora conquistato alcun traguardo. Dopo le esperienze fugaci in B e in A con Bari, Verona e Brescia, e in Svizzera con il Sion, ora sta facendo un ottimo lavoro con il Frosinone, a cui è legato per la terza stagione.

L’anno scorso ha sfiorato i playoff e quest’anno è assoluto protagonista del torneo: la sua squadra è al primo posto da dieci giornate, da buon difensore ha subìto pochissimi gol. Di gran lunga la difesa meno battuta, solo undici reti subìte.

Alberto Gilardino sta rilanciando il Genoa, che dopo averlo temporaneamente promosso dalla Primavera alla prima squadra al posto di Blessin proprio dopo l’ultima vittoria a Bari nelle scorse ore ne ha annunciato la conferma sino alla fine della stagione.

Gilardino ha solo 40 anni, la sua carriera in panchina è cominciata da poco, il Como lo ha già incontrato da avversario in categorie inferiori, in serie D con il Rezzato e in C con la Pro Vercelli. In B è un esordiente, ma il suo inizio è stato strepitoso: in quattro gare tre vittorie e un pareggio, tra cui i successi fondamentali nelle ultime due partite contro il Frosinone e a Bari.

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