È tornato il Gattuso style
Basterà per restare al Como

A Reggio Calabria il tecnico azzurro ha vinto affidandosi al vecchio modulo e alla idee collaudate

Ok, la Reggina sarà stata anche in pre-vacanza, senza stimoli e dunque non l’avversaria più probante. Ma nella trasferta di sabato sono successe delle cose che meritano di essere sottolineate. In breve: Gattuso è tornato in panchina dopo l’indisposizione che lo aveva tenuto a casa contro il Vicenza, e la squadra ha mostrato una specie di dimostrazione pratica del calcio gattusiano, come non si vedeva da tempo.

Come se il tecnico comasco e idolo dei tifosi, per giocarsi le chance di rimanere sulla panchina del Como anche il prossimo anno, fosse ricorso alle alchimie che lo avevano lanciato in zona playoff. Così, come era successo con il Vicenza, si è rivisto il 4-4-2, ma non è stata una questione di modulo. Piuttosto di interpretazione e di quella capacità di ribaltare l’azione in tre passaggi andando a chiudere a rete in maniera letale. Certo la situazione psicologica, ambientale e tecnica (per via dell’avversario) era tutta diversa, ma il Como visto a Reggio sembrava quello in casa con il Perugia, quello di Brescia, quello del secondo tempo di Monza e di altre partite. La bellissima vittoria con il Monza in casa è stata forse la prestazione più importante della squadra, ma era arrivata su spartiti tattici differenti. Qui invece si è rivista quella capacità di rovesciare in pochi tocchi l’azione. E tutto per due motivi: il ritorno di Cerri, per il quale i tifosi chiedono a gran voce la conferma, e che si è dimostrato ancora una volta ingranaggio fondamentale del meccanismo, al di là delle sue capacità realizzative; e l’impiego di due esterni alti e offensivi come Blanco e Parigini, il secondo una sicurezza, il primo più in difficoltà a interpretare il ruolo, ma forse ora definitivamente integrato.

Considerando tutto quello che si dice sul suo futuro, l’incertezza delle valutazioni finali che farà la società, è bello che Gattuso sia riuscito a mostrare, come fa il venditore con il suo catalogo, il meglio della sua merce.

Uno svolgimento del compito che si era un po’ arenato, e che aveva causato il cambio di modulo, il 3-4-1-2 che però aveva dato risultati alterni. Il Como era stato costruito puntando sulla capacità di offesa di esterni alti e questo 4-4-2, che diventa 4-2-4 in fase offensiva, era la chiave di tutto. E chissà che la terza partita con quattro gol all’attivo (da quando succedeva in una stagione?) non pesi in qualche modo sulle scelte future.

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