Ghidotti: «Che fortuna essere al Como»

L’intervista Il ventiduenne portiere si prepara all’esordio in cadetteria domani al Sinigaglia contro il Cagliari: «Una soddisfazione essere scelti da una società ambiziosa. Le responsabilità? Sono abituato a prendermele»

Una partita importante per tutti, Como-Cagliari. Ma per Simone Ghidotti un po’ di più. Perchè domani, a 22 anni, farà il suo esordio in serie B. Caso vuole, tra l’altro, che anche la sua prima gara in serie C, tre anni fa, sia stata proprio al Sinigaglia.

«Per primo mi segnò Gabrielloni»

«E il primo gol che ho preso in tre anni di serie C lo ha segnato Gabrielloni, l’unico che abbia mia fatto da fuori area...», ora Ghidotti sorride su quel suo esordio.

Che finì con la vittoria del Como per 2-0, gol di Gabrielloni appunto e di Ganz su rigore. Ma che per lui, che allora aveva solo diciannove anni, fu l’inizio di un triennio di grandi soddisfazioni, nonostante la giovane età.

«Due anni alla Pergolettese, salvandoci prima ai playout e l’anno dopo senza fatica. E l’anno scorso con il Gubbio, arrivando ai playoff. Un percorso di crescita continuo», giocando peraltro sempre da titolare.

Cosa non scontata alla sua età. Come non è scontato esordire tra i pali in una B così difficile a soli ventidue anni.

«Mi sono abituato presto a prendermi responsabilità, da quando a 14 anni mi scelse la Fiorentina. Io sono di Brescia, giocavo nel Lumezzane, e andarmene via da casa a quell’età non è stato semplicissimo. Ma tutto pesa meno se lo si fa per seguire la propria passione».

E lui ce l’ha fatta, arrivando sino alla Primavera viola. E adesso un altro salto importante, un contratto triennale con il Como. «Una soddisfazione enorme essere scelti da una società così ambiziosa. Paura? No, fortunatamente ho un carattere che riesce sempre a controllare le emozioni. Non soffro la pressione, ma sento gli stimoli, e qui ne ho tantissimi. Nuovi compagni, nuovi obiettivi, soprattutto una nuova categoria. Per me questa è veramente una grandissima occasione, mi ritengo molto fortunato a essere qui».

I cinque gol di La Spezia in Coppa Italia non lo hanno turbato. «Di sicuro non mi hanno fatto piacere, ma bisogna poi analizzare ogni gol per come è arrivato. In ogni caso, non sono certo il tipo che si abbatte o si dispera quando prende una rete, cerco di farmi scorrere tutto addosso, di non sentire la pressione».

Sempre guardare avanti, questo è quello che Simone è abituato a fare. «I miei punti di forza? Credo di essere abbastanza completo come caratteristiche, soprattutto tra i pali. E cerco di migliorarmi sempre, in particolare sulle palle alte».

Per quanto riguarda i rigori parati,«ho una media normale, cerco di analizzare bene chi sta calciando», e a La Spezia ha avuto anche un’intuizione giusta, lo si è visto.

«Il mio preferito è Handanovic»

Il suo modello, fin da bambino, è stato Handanovic. «Il mio preferito, mi è sempre piaciuto moltissimo».

I grandi nomi che dovrà affrontare, già da domani, non gli fanno paura. «È bellissimo potermi mettere alla prova in un campionato così. Per me sarà una giornata importante e la voglio vivere al meglio, come tutta questa stagione. Spero che vada tutto bene, io sono pronto».

Anche all’arrivo di un eventuale altro portiere, «naturalmente, il mio dovere e il mio obiettivo è essere sempre al massimo, qualsiasi cosa accada».

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