Gigi Meroni, sono 55 anni. Ci manca lui e anche il torneo

Il ricordo La triste ricorrenza legata al campione-poeta in campo e fuori. Lo celebra Luigino Nessi, con nostalgia anche per la “sua” manifestazione

Oggi 55 anni fa moriva Gigi Meroni. L’estroso campione comasco del Como, del Genoa e del Torino, investito da un’auto fuori dallo stadio Comunale dopo un Torino-Sampdoria. Un personaggio del calcio ma anche della letteratura, con la sua poesia recitata in campo e fuori. Riguardo al suo nome, Como oggi si trova a ricordare due mancanze: quella del campione, ma anche quella del torneo intitolato a suo nome che per anni a Como fu una specie di mondiale giovanile, e che adesso da qualche anno si è fermato.

Omaggio

Uno degli organizzatori del Torneo e grande amico di Gigi, Luigino Nessi, ha voluto ricordare le due cose in uno scritto mandato al giornale. Eccone alcuni stralci: «Che quella ormai lontana domenica del 1967, era successo qualcosa, lo si era intuito dal viso di Enzo Tortora, alla presentazione di quello che era l’appuntamento per tanti italiani; “La Domenica Sportiva”, dopo le 22, davanti alla tivu in bianco e nero..la conferma arrivò dopo mezzanotte..é morto Meroni è morto Gigi Meroni, travolto da un auto!!! Era domenica 15 ottobre, di 55 anni fa...»

«Gigi Meroni, dal fisico esile, i calzettoni arrotolati,i capelli neri lunghi; i suoi dribling, il suo calcio e il suo modo di interpretarlo, come la sua vita da “artista” un po’ matto; tanto amato ma anche un po’ ...odiato; taias chi cavei, barbun!!! Comunque un “mito”, un presessantotto!!! Meroni, i Beatlees, Il Che».

«Poi il pianto di tutti, il lungo corteo funebre dalla sua “casa” l’Oratorio di San Bartolomeo, quello della Libertas, al cimitero maggiore; quel pomeriggio con il sole d’autunno che ogni tanto si nascondeva tra le nuvole. Così per ricordarlo i suoi amici..parlo del “Della”,del “Tato”, del “Titta”, di tutti quelli del CooBar,di suo fratello il”Cele”. con la regia e l’impegno della US Albatese organizzarono il Torneo Gigi Meroni».

«Il mai dimenticato Mino Favini iniziò, con il Calcio Como, poi donare il Sinigaglia per la finale; non bastava quella e si inventò tornei anche per chi non raggiungeva il traguardo maggiore; quindi allo stadio, lunghe giornate di calcio dalle 10 alle 17 del pomeriggio, con tante maglie multicolori. Il Sinigaglia con l’impegno dei vari Trombetta e Bressani, Tosetti, e i loro collaboratori che lo gestivano alla domenica...il sempre grande trofeo biennale, che i ragazzi vincitori facevano fatica ad innalzare...».

Appuntamento

«Oltre il fatto agonistico, tanto altro ancora; serate informative con allenatori,preparatori,campioni, da Cagluna a Mondonico, da Mazzola a Terraneo e a Invernizzi,Arcelli e Pincolini».

Il Torneo é stato ripreso poi, anni dopo, dalla Liberats San Bartolomeo la società dove Meroni tirò i primi calci al pallone.

«Ma, permettete, i 35 anni del “Meroni”, sono stati appuntamenti che fanno parte della storia sportiva locale. Il vincerlo era come vincere un “mondiale” comasco d’autunno per gli esordienti. Chiedetelo a chi lo ha fatto, alle società, ai loro dirigenti e ai ragazzi che sono stati i protagonisti di questa storia. Gigi Meroni e un Torneo a lui dedicato: due storie da non mai dimenticare»

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