Grassi nel College Usa
«La mia Champions»

Vent’anni ancora da compiere, il comasco ha alle spalle una prima lunga parte di carriera nel vivaio del Milan dagli anni delle medie fino alla Primavera

Vent’anni ancora da compiere, alle spalle una prima lunga parte di carriera nel vivaio del Milan dagli anni delle medie fino alla Primavera, e qualche convocazione nelle Nazionali giovanili, considerato uno dei giovani difensori più promettenti. Ma anche un diploma già in tasca, al Liceo Internazionale del Collegio Gallio. Ora per il giovane calciatore canturino Pietro Grassi si sono spalancate le porte di una nuova interessantissima esperienza, molto difficile da raggiungere per un ragazzo italiano. Non a caso la sua storia è rimbalzata anc he su state giornalistiche nazionali.

Grassi, nativo di Como ma da sempre residente a Cantù, è partito dal Serenza a Capiago, quindi l’Accademia Como, dove il Milan l’ha scoperto molto giovane. Da sempre è abituato al doppio impegno, scolastico e sportivo. E ora gioca nel campionato Ncaa, il torneo dei college statunitensi, che negli Usa ha una grande importanza, dopo essere stato ammesso alla Ucla, una delle università più prestigiose, a Los Angeles. Un traguardo raggiunto grazie anche ai risultati nello studio, oltre che alla sua formazione calcistica di primissimo livello.

«Per me è un sogno che si realizza, qualcosa di mitico, l’Università che ho sempre desiderato. Non lo paragono a un esordio in Champions League, ma poco ci manca».

Perché Pietro sta scoprendo anche una realtà calcistica importante, oltre le sue aspettative. «C’è da fare fatica più del previsto, anche per chi arriva da una formazione tecnica come la mia. Il luogo comune che il calcio da queste parti sia di livello inferiore non è poi così vero. Certo, qualche carenza rispetto a noi c’è ancora, ma anche qui c’è da imparare e da crescere. E ci sono giocatori molto forti, che potrebbero tranquillamente competere anche in Italia, nel nostro campionato».

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