Il Btf Cantù è formato famiglia
Sono quattro le sorelle in campo

Sara e Giulia Volpi qui da tempo, ora anche Francesca e Laura Rossi. Intesa e feeling. E il basket aiuta a limare le incomprensioni fuori dal parquet

Quattro sorelle nella stessa squadra di basket. E il più delle volte (infortuni permettendo), tutte e quattro in campo assieme.

E’ un caso curioso e simpatico quello che sta avvenendo quest’anno al Btf Cantù in serie C. Alle due sorelle Sara e Giulia Volpi, che fanno coppia fissa già da qualche stagione, si sono infatti aggiunte le due sorelle Rossi, dapprima Francesca e poi quest’anno anche Laura. Un bel quadretto di famiglia. Che, come spiegano le due sorelle maggiori, comporta anche dei vantaggi sul campo.

Insieme

Le due Volpi giocano nella stessa squadra già da qualche anno, nonostante le diverse età (Sara è del 1997 e Giulia del 2000). «Sì da quando ci siamo trovate in serie C – spiega Sara -. E posso dire che è sicuramente bello giocare insieme. Innanzitutto fra di noi c’è più intesa, di quella che c’è con le compagne di squadra. Noi due infatti abitiamo insieme e condividiamo tante cose anche fuori dal basket. Quindi quando siamo in campo, conoscendoci bene, è più facile confrontarci e avere la stessa visione di gioco. Non siamo proprio nello stesso ruolo, lei più play e io più guardia, ma a volte che ci scambiamo di posizione».

Magari non sempre saranno rose e fiori tra sorelle. «Capita che iniziamo una discussione fuori dalla palestra, e quando arriviamo si vede. Però giocare insieme aiuta a far passare l’arrabbiatura».

E che effetto fa tra voi quattro ? «Noto che questa intesa che ho con mia sorella, c’è anche fra Chicca e Laura. Inoltre se vedo mia sorella in difficoltà in campo, ho l’istinto di aiutarla e di difenderla. E anche tra loro due è così».

Le due Rossi invece, Francesca (moglie dell’ex Cantù Casini) del 1986 e Laura del 1997, giocano insieme per la prima volta in assoluto quest’anno. Chissà che bello. «Non era mai successo, a parte qualche volta al campetto, anche perché abbiamo undici anni di differenza – fa presente Francesca -. All’inizio è stato strano. Però sono veramente contenta. E’ un’esperienza bella. Noi due andiamo molto d’accordo, ci vediamo o ci sentiamo tutti i giorni, ed è bello stare assieme anche in campo. E i nostri genitori ci seguono sempre: sono felici di vederci giocare insieme».

Intesa

E’ vero che sul parquet nasce un’intesa speciale? «Riesco a capire in anticipo cosa vuole mia sorella. Anche un semplice blocco, come devo portarglielo. Ci capiamo all’istante. Il fatto di essere sorelle ci aiuta tantissimo. Poi io ho un livello di protezione nei suoi riguardi: se le fanno qualsiasi cosa, io scatto, come se fossi la mamma».

Mai viste prima quattro sorelle in campo. «Sì è un fatto stranissimo. E oltretutto in quintetto, visto che loro tre sono piccole e io lunga. La cosa incredibile è che a inizio stagione avevamo anche due cugine, Longoni e Ciceri, che poi si sono ritirate. E’ come trovarsi n una grande famiglia».

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