Il Como e Gattuso
a caccia di energia

La guarigione dei centrali di difesa e Ciciretti a corrente alternata potrebbero spingere di nuovo al 4-4-2 Con il 3-4-1-2 risultati alterni, ma la prestazione (tranne che con il Cittadella) c’è stata. Cosa si fa nelle ultime partite?‘

Il Como è salvo. E dunque ogni considerazione tattica di qui alla fine del campionato può essere anche solo una sottile disquisizione stilistica. Gattuso però, dopo tre stop consecutivi, si starà interrogando sul modulo da adottare nelle ultime tre partite: confermare il 3-4-1-2 visto da Perugia a oggi, o tornare al 4-4-2 della prima parte del torneo?

Cambio

Gattuso aveva cambiato per due motivi: la carenza di difensori centrali (con il modulo a tre si possono utilizzare in mezzo anche i terzini come Vignali o Cagnano), e il fatto che il 4-4-2 fosse diventato troppo prevedibile. Come è andata? All’inizio è stato un successo, con due vittorie (Perugia e Monza) che hanno dato la salvezza alla squadra. Poi sono seguite tre sconfitte consecutive, cosa che non accadeva da inizio campionato. Su questo, però, in tutta onestà vanno fatti dei distinguo. Primo: le sconfitte, specie quella con il Cittadella, sono state anche e soprattutto causate da aspetti motivazionali, perché con la squadra ormai salva era normale vedere un calo di tensione, specie al cospetto di squadre come il Pisa ancora concentrate sul centrare un obiettivo; secondo, sono arrivate tre sconfitte, ma su due delle quali ci sarebbe da discutere, perché la prestazione (almeno a tratti) c’è stata, e determinanti sono risultate, la giornataccia di Gori a Parma e il rigore inesistente a Pisa (per il quale pare che lo stesso giocatore del Pisa Birindelli abbia ammesso che non ci fosse). Dunque, il discorso del modulo, sui recenti risultati vale fino a un certo punto. Il discorso, invece, si introduce guardando al futuro, alle prossime tre partite con Vicenza, Reggina e Cremonese, nelle quali i tifosi si aspettano una svolta nei risultati (non si vorrà mica chiudere con sei sconfitte di fila...).

Chiavi

Sono tre le riflessioni da fare. Primo: il recupero di tre centrali su quattro (Scaglia ancora out) potrebbe giustificare il ritorno dei 4 dietro.

Secondo: il 3-4-1-2 penalizza un po’ gli esterni, in una rosa che invece è stata costruita con ali offensive. A Pisa addirittura c’erano Iovine e Ioannou, dunque una versione prudente. Ma anche quando era disponibile Parigini, la sua interpretazione era forzatamente stata meno spregiudicata, se no diventava un 3-2-5.

Terzo: il nuovo modulo era nato anche per liberare Ciciretti vicino alla porta, ma l’ex Benevento non è ancora un punto fermo visto che a Pisa ha giocato Nardi. Con Ciciretti ispirato sarebbe tutta un’altra cosa, ma...

Certo una spinta al 4-4-2 potrebbe darla l’esplosione di Blanco, che però non è ancora arrivata. Vedremo cosa sceglierà il mister per il Vicenza.

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