Inizia la telenovela Gattuso
Tra addio e conferma al Como

Il tecnico che ha salvato la squadra è ancora in bilico «Sono state due stagioni fantastiche». Parla al passato: sarà un indizio? «La cosa bella aver rivisto la passione della gente»

«Penso di avere fatto il mio dovere». Jack Gattuso a un bivio, tra addio e conferma. Ma il futuro è ancora – in pratica e nella forma – da discutere e da scrivere. L’allenatore del Como, ancora un volta non si è sbilanciato, rimandando tutto alla prossima settimana, al moment in cui si siederà a parlare con la società.

Si tirano le somme

Quando, evidentemente, potrà finalmente tirare le somme con la dirigenza, delineando così il suo futuro dopo la sfida contro la Cremonese che consegnato la serie A ai grigiorossi. Gattuso ha un contratto anche per l’anno prossimo, ma nel calcio le cose possono cambiare.

Certo, Jack, con un sorrisetto enigmatico, ha tracciato un bilancio della sua esperienza sulla panchina del Como: «Sono state due stagioni bellissime».

Ha parlato al passato, ma questo non vuol per forza dire che la storia – clamorosa - come allenatore del Como sia già finita. Il bilancio è infatti straordinario: chiamato a sostituire Banchini nel dicembre del 2020 dopo un deludente pareggio interno contro l’Olbia, Gattuso ha guidato la squadra al primo posto in serie C, vincendo il campionato il 25 aprile 2021, quando il Como ha battuto 2-1 l’Alessandria. Quest’anno ha centrato con larghissimo anticipo la salvezza in serie B, da debuttante in categoria. Ha messo in mostra un calcio a tratti divertente, ha valorizzato giocatori e fatto rendere al massimo altri. Ma c’è la possibilità, non ancora la certezza, che tutto finisca: «Ci incontreremo e parleremo in settimana», ha tagliato corto Jack.

Al termine di un campionato, però, c’è sempre spazio per i bilanci e per analizzare la stagione: «Il bilancio è più che positivo – ha ribadito il tecnico -: dal punto di vista strettamente sportivo abbiamo ottenuto la salvezza con largo anticipo. La cosa bella è aver visto la passione della gente riaccendersi e lo stadio pieno in più occasioni. Sono tornati allo stadio bambini, che tifano Como e non altre squadre. I tifosi ci hanno sempre seguiti anche a Reggio Calabria, partita che non contava per la classifica. Queste sono gioie che non hanno prezzo».

Un momento particolare da ricordare di questa B? «Non uno specifico, mi piace infatti pensare in generale al nostro percorso, a ciò che è stato fatto. Tutti hanno dato il massimo».

Non mancano, infine, i complimenti alla Cremonese per la serie A conquistata al Sinigaglia: «L’ho sempre considerata tra le favorite, la loro è una promozione meritata perché hanno disputato una stagione eccezionale, giocando anche bene».

«È stata una partita vera»

E anche Fabio Pecchia, mister della Cremonese – un anno a Como da giocatore, nell’ultima serie A del 2002/03 – nei pieno dei festeggiamenti della sua squadra e della tifoseria cremonese, ha reso omaggio al Como per la partita e la stagione: «È stata partita vera, merito del Como che abbiamo anche subìto a tratti, rischiando qualcosa nelle ripartenze che hanno contraddistinto la loro stagione».

Per l’ex centrocampista, una serie A conquistata con una squadra molto giovane, ma di qualità: «È stato difficilissimo stare in alto così tanto, le sconfitte contro Crotone e Ascoli potevano macchiare una stagione. Ma la promozione è meritata, al termine di un campionato equilibrato, con risultati mai scontati».

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